Stamattina mi sono svegliato decisamente incazzato con il mondo, giuro, avrei volentieri mangiato il cuore al piccolo Bambi e dato fuoco alla radura dell’amore. Caffè nero a portata di mano, come ogni giorno, mi sono messo a spulciare vari blog di musica, gironzolando tra soundcloud et similia, in cerca di un gruppo volenteroso, capace di risollevare l’attuale scena musicale ormai pigra e sgonfia, o perlomeno le sorti della mia giornata…insomma, qualcuno che di dir del nuovo avesse voglia. Missione fallita, almeno in parte. Essere innovatori non è sempre tutto, altrettanto difficile per una Band è riuscire a far tesoro delle influenze passate e presenti, modellandone e plasmandone il suono fino ad arrivare a produrre non una semplice copia, ma bensì un omaggio che vive di luce propria. E’ proprio questo il caso della bizzarra ciurma dell’Adventure Galley, sei marinai arrivati direttamente da Portland,Oregon, amanti delle barbe incolte e della zuppa d’aragosta. Il loro suono rimanda subito alla scena indi doc. 2004-2007; i primi Modest Mouse, Franz Ferdinand, Killers, Arcade fire e chi più ne ha più ne metta. Sarà forse per mera nostalgia, ma dal primo ascolto gli Adventure Galley mi sono entrati in testa, vuoi per le melodie pop mai scontate,vuoi per la voce capace di mantenere quella compostezza tipicamente Brit (cit.ChiaraDegliGnomi) che ci piace tanto,questi ragazzi hanno saputo risvegliare la mia voglia di sedicesimi; via Bambi, ora mi sento decisamente meglio, per oggi la tu mamma non la si brucia.

Il primo Ep degli Adventure Galley risale ormai al lontano 2010, ma pare che nei prossimi mesi uscirà il loro album di debutto che conterrà alcuni brani rimasterizzati dall’Ep “The Right Place To Be”, insieme ovviamente al materiale nuovo a cui la band ha lavorato nell’ultimo anno.

Vi lascio all’ascolto di “Addict”(chi ha detto The Dark of the Matinee?!),levate le ancore, è giunta l’ora di salpar!

Ora tutti in cambusa a dar fondo alle scorte di Grog, offrono i cervi!

Argh!!!

Adventure Galley – “Addict”