Cominciamo.
Musica indipendente, quella vera. Ve lo ricordate almeno l’odore che ha?!

I cervi questa settimana si sono intrufolati in una polverosa cantina della periferia Londinese; dentro ci
sono due ragazzi, Tom ed Emily, la stanza pulsa, vecchi
sintetizzatori e samplers grigio sbiadito tutto intorno, questo è il loro mondo, la loro musica. I Labyrinth ear si formano nel 2010 a New Cross, non perdono tempo e nell’ottobre dello stesso anno fanno uscire la loro prima produzione: “Oak EP”.
Le tracce vengono messe in rete, appaiono qui e lì su blog e webzine specializzate, tutte rigorosamente in download gratuito, quasi a dire “questa è la nostra musica, ed ora è anche un po’ vostra”.
Qui si corre veloce cari cervi, siete avvertiti, una volta immersi è difficile uscirne.
L’atmosfera è quella di una vecchia fiaba color pece, melodie ridondanti vi accompagneranno dall’inizio alla fine dell’ascolto, prigionieri di un enorme loop, abile incastro di melodie synth- magic-pop, echi dal retrogusto ipnagogico e di gotici richiami all’annata 80’s. Le linee vocali mi hanno fatto venire in mente più di una volta gli XX; la voce di Emily è un susseguirsi di cantilene recitate, come un’antica formula magica ( “Magic Spells” CC Deer<3cit.),sussurri senza tempo; insomma, il pericolo di rimanerne stregati è assai alto miei cari marinai, non dite che non vi avevamo avvertito.
Questo sono i Labyrinth Ear, una boccata di gelida nebbia.
Ora sta a voi decidere, farvi legare all’albero maestro o seguire il canto delle sirene.
Quasi dimenticavo di dirvi che il loro nuovo Ep è appena uscito, per la precisione il 7 febbraio di quest’anno, si chiama “APPARITIONS”, e lo potete acquistare sul sito ufficiale (http:// labyrinthear.com/) in digital Delivery.

Buon ascolto, e state attenti a non perdervi.

Labyrinth ear – Snow White