C’era una volta. È così che cominciano tutte le favole, o quasi.
C’era una volta, nella lontana Australia, una band chiamata Jinja Safari.
Le prime volte che pronunci questo nome ha un qualcosa di buffo, poi ci fai l’abitudine. Perché Jinja? Ok Safari, ma Jinja?
Marcus Azon (cantante e chitarrista della band) è cresciuto lì, a Jinja, cittadina in Uganda, e ha sempre portato nel cuore la forza del popolo africano vittima di qualsiasi male, sempre pronto a ritrovare la felicità nella cosa più semplice che gli riesce, la musica.
Bene, i Jinja Safari sono una delle band più fighe di cui abbiamo mai parlato qui nella sezione Hype.
Sono di Sidney e fanno un dreamy folk pop molto melodico, è musica intensa e divertente, è roba che spacca. Pieni di energia, che ti fa solo bene e ti mette il sorriso e ti riempie di quelle sensazioni primaverili o da inizio estate, quando esce il sole e sei felice, tastiere alla Sigur Ros, chitarre,  l’eclettismo degli Animal Collective, bongo, xilofono, ti vien voglia di muovere il culo e di sorridere ancora di più.
Partono come un duo, poi diventano un po’ di più, e i loro live sono qualcosa di rara bellezza. In Italia ci arriveranno presto, ma qui bisogna sempre far conto con i problemi che tutti conosciamo.
Il loro album uscirà quest’anno e vi assicuro che sarà uno degli album più belli del 2012, da ascoltare sempre, e coccolare bene bene.
Intanto godetevi il live di Mermaids sotto.
DANCE UGLY or GO HOME.
Lasciatevi sognare, e credete ancora alle favole.

‘Jinja Safari – Mermaids’