DT-FOREIGN-NATIONAL-LANDSC-624x415Cinque ragazzi di Melbourne, Australia, che usano accordi jazz, tastiere di scarto, un mucchio di chitarra modulata e voce cadenzata per suonare quella che è meglio descritta come una nostalgica musica pop. Così si descrivono i Foreign/National, giovane quintetto composto dai fratelli Mark (guitar, vocals) e Sean Gage (bass) + Rhys Grunden (drums), Tom Stephenson (guitar) e Zac Cooper (keys). Una band nata nel 2013, con all’attivo qualche demo e appena due singoli, che confluiranno nell’EP d’esordio (release prevista per aprile), il quale non potrà che confermare quanto di buono già espresso.

La loro musica è un mix di Psych // Lounge // Pop: il giro di chitarra, la bassline e la voce così riverberata creano un sound dal facile ascolto, un ritmo che rimane rapidamente in testa, di quelli che nel bel mezzo della giornata ti ritrovi quasi inconsapevolmente a fischiettare. La scelta del nome Foreign/National di certo non è casuale, significa infatti citizen of another country e rispecchia bene quanto detto sopra: il miscuglio di suoni e diverse influenze metafora dell’esperienza di un cittadino in terra straniera. Dalla loro pagina Facebook si legge poi che il background di influenze musicali riunisce Chet Baker, The Cardigans e gli AIR (niente male vero?).

All Onestly è la traccia più recente (rilasciata poco meno di un mese fa) e irrompe sin dalle prime note con un groove coinvolgente, dal sapore vagamente retrò: influenze che coniugano piacevolmente sonorità funky a distorsioni lo-fi in quasi quattro minuti, che scorrono leggeri e perfetti per atmosfere rilassanti e scanzonate. “And it’s clear what you said to me / Just that our days are numbered like a Kennedy”: anche nella scelta delle parole, notiamo i richiami al passato, in particolare agli anni ’60, e tutto ciò non fa che rendere la canzone ancor più apprezzabile.

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Paris, che risale invece a novembre 2013, ha un tocco più psichedelico con una forte eco chillwave: non fatevi ingannare dal nome, non c’è niente che ricordi la Francia, questa musica porta dritto dritto alle immense spiagge australiane, alle schitarrate e ai falò con gli amici rivolti con lo sguardo verso l’oceano.

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I Foreign/National sono in conclusione l’ennesimo chiaro esempio di come, mescolando generi molto differenti, si possano esprimere musicalità non riconducibili a un’etichetta ben precisa, ma il cui ascolto risulta tanto intrigante quanto piacevole. Segnatevi allora questa band: quando l’inverno sarà ormai alle spalle, lo stravagante quintetto australiano avrà rilasciato il debut EP, e saprà con le sue canzoni offrirvi il giusto sound per le prime giornate di sole passate all’aria aperta.