swimming-lessonsCon quella faccia un po’ così, con quel nome un po’ così, non può che rimanere impresso nella mente di tutti.

Swimming Lessons è Ben Lewis. Un Peter Griffin in carne ed ossa, nato e cresciuto a Leeds. Prima di trovare qualcosa su di lui sull’internet vi dovrete imbattere in decine e decine di promozioni per lezioni di nuoto per anziani in Essex, dove evidentemente il mantra è bere tanta birra ma tenersi in forma fino a tardissima età.

La prima cosa che salta all’occhio è il numero di artisti fighi che hanno già avuto l’onore di essere supportati dal nostro amicone Ben; Grimes, tUnE-yArDs e Of Montreal tra i più hot. Il suo è un dream pop evocativo. Dopo un paio di anni di rodaggio sembra pronto ad entrare dalla porta principale nella musica che conta. Le esperienze nel festival di casa, Live at Leeds e al Liverpool Sound City, non hanno fatto altro che migliorare ulteriormente la sua tecnica e la sua abilità sul palco. L’evoluzione e la maturazione del ventiquatrenne inglese sono seguite passo passo da MJ degli Hookworms, vera e propria ombra di Ben e tassello fondamentale nella produzione, sin dal singolo Hall.

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Il suono e l’atmosfera creata però non soddisfano del tutto i due; Swimming Lessons vuole farsi sentire in tutto il mondo con qualcosa che faccia chiasso, ma con estrema delicatezza. Maggio 2013 è il momento ideale per pubblicare la sua ultima e fondamentale creazione. Esce Double, prodotta neanche a dirlo da MJ, e la rete scoppia come il nativo di Leeds ha ipotizzato e sperato.

Ci troviamo ad ascoltare uno splendente estratto di etereo synth pop. Pulsando come se non ci fosse un domani, la morbidezza delle percussioni, dalle sonorità afro-beat, si posa sofficemente su dolci e sognanti synth. Il tutto è comandato dalla fluttuante voce di Ben, che riempie ogni singolo meandro del limpido flusso, appositamente lasciato libero e perfettamente riempito.

Un chillwave alla Washed Out, un progetto che ricorda molto da vicino Chad Valley, ma lui è solo Ben Lewis, con quella faccia un po’ così e con quel nome un po’ così.

Chi non chilla è perduto.

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