princeAlla classica questione di quali siano le tre cose che uno porterebbe con sé su un’isola deserta, una persona di mia strettissima conoscenza risponderebbe maionese, cochini e synth. Ecco, synth. Tenetevi bene a mente questa parola.

Voliamo a Toronto, dove ultimamente “suonare elettronici” non è più una grossa novità (basti pensare ai Crystal Castles, per passare poi agli Austra e ai cugini Trust). Caliamoci in un’atmosfera so 80’s e prepariamoci ad ascoltare uno dei synth-pop anthem del 2013.

Ecco a voi i Prince Innocence.

Siamo al cospetto di una coppia a tutto tondo, nella vita e nel lavoro, Josh McIntyre e la sua fidanzata Talvi Faustmann. Josh, già conosciuto per aver fatto parte del dark noisy output Little Girls, decide di ampliare il suo portfolio artistico includendo il nuovo progetto Prince Innocence. Nato come un synth side-project all’inizio del 2012, deve subire un radicale cambio di rotta; inizialmente si presenta infatti come la copia dei Little Girls, senza però alcun tocco di innovazione ed originalità. E’ giunto il momento di reclutare una voce femminile che possa  sposarsi con le sonorità pensate da Josh. Talvi, con cui il nativo di Toronto aveva già avuto frequentazioni ai tempi dell’high school, è la spalla ideale. Sebbene non abbia mai fatto parte in veste ufficiale di una band, la biondona si cala perfettamente nel mondo Prince Innocence, diventando la colonna portante del progetto.

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L’amalgama tra i due è incredibile e il lavoro procede spedito; tra un “ones to watch” e l’altro, ecco arrivare la pubblicazione del primo EP, Lapse, uscito il 29 aprile via Pretty Pretty Records. L’EP è stato preceduto dall’uscita di alcuni singoli, tra cui To My Right, contenuto all’interno di Lapse. Ci muoviamo su coordinate che ci conducono ad un synth-pop ultra catchy in gran parte del viaggio che i Prince Innocence vogliono proporci. Un mood dark wave che si colora talvolta di tinte da club, con sezioni ritmiche sempre più insistenti e definite. Il synth è onnipresente; ti stordisce e ti porta dove vuole lui,  legandoti al lazzo come nei peggiori rodei.

Il duo ha recentemente attraversato l’Atlantico per suonare per la prima volta in Europa come guest negli show inglesi di MØ in febbraio e a marzo supportando Cold Specks. Si parla di live fighissimi, impreziositi dalla cover di Cheree dei Suicide, usata sempre come chicca finale.

Un ascolto su Spotify non bisogna negarglielo, così come è d’obbligo dare un’occhiata al video dell’anthem singolo Golden Hour.

Di certo non li porteremo su un’isola deserta però i Prince Innocence possono farci passare dei bei momenti.

PRINCE INNOCENCE – GOLDEN HOUR from jason harvey on Vimeo.