Gli Spiritualized sono di quelle cose belle della musica. Scrivono canzoni dal ’90 e non hanno fatto un disco brutto. Cioè in realtà hanno fatto uno dei dischi più belli dei 90s, Ladies And Gentleman We’re Floating in Space. Ventidue anni di cose belle e non perdere un colpo, tornano con Sweet Heart Sweet Light.
Definire la musica degli Spiritualized è un po’ come fare uno di quei giochi di associazione di idee, ti vengono in mente i Velvet Underground, i Girls, i Primal Scream e boh, potresti continuare all’infinito con link sempre più improbabili.
Il punto è che Jason Pierce ce lo scoperemmo tutti mentre canta “Jesus please be there and take care of me”, verso della canzone Life Is A Problem, forse il pezzo più bello di questo dolcissimo ed emozionante Full Lenght.
Un’ora che potrebbe essere la colonna sonora della tua vita, quella che sarebbe una gran bella vita, per altro, una di quelle da film. Questo è Sweet Heart Sweet Light: un disco che fa natale tutto l’anno e che se con Hey Jane ti gasa come un bambino, con Too Late o con la suddetta Life Is A Problem con finale bomba da stadio So Long You Pretty Thing, ti fa quasi scendere una lacrimuccia.

Un disco tanto inglese, un disco tanto ok, non c’è tanto da dire, oltre che gli Spiritualized spaccano tanto e riuscirebbero a rendere emozionante un album di peti.