Uscito dalle ambientazioni lo-fi del precedente Love Remains, Tom Krell, dopo un periodo tormentato di perdite di parenti e amici, trova la luce mostrando il suo lato più emotivo e devoto. Ha capito, insieme ai suoi soci, che il silenzio è il modo migliore per identificare il loro dolore. Total Loss abbraccia l’R&B nella sua intimità, spogliandolo di tutte le sue artefazioni fighette alla Ne-yo, e che ha decretato il successo (milionario) di The Weeknd e Frank Ocean. Qui, più che mai, la voce di Tom è il comune denominatore. Ai limiti del bianco.

Nelle undici tracce di Total Loss, cori e falsetti orchestrali si stratificano e coesistono con bassi caldi e ritmi soul, coordinati da una ricerca della forma canzone e abbagliata da un tocco glitch più fine e intimo. Cold Nites irrompe per la sua matrice pop, dove piano e synth si uniscono ad una voce sensuale e ammiccante. La stessa che emerge in brani come Running Back e il singolo & It Was U, con cenni gospel, e bassi cadenzati dallo schiocco di dita, un marchio di fabbrica. A questi episodi si alternano altri più introversi e grezzi (Talking To You, World I Need You Won’t Be Without You) dove violini e rintocchi di pendoli aprono le porte al mondo di Peter Pan. Set It Right è il diamante del disco. Avant/pop rintagliato da artigiani, e le note di un piano, con le sue pause angoscianti, restituiscono la teatralità nota a Deerhunter e Oneohtrix Point Never. This sound makes you fell high.

Altro che disco cameretta, qua in una chiesa afro-americana, funzionerebbe tutto, con tanto di cori black. Lavori così lasciano il segno, anche se si raccomanda il libretto d’istruzioni prima dell’uso. Preparate i fazzoletti per le lacrime, o almeno, schioccate le dita ogni tanto.