Non si fa in tempo a entrare nel nuovo anno che subito incombe lo spettro di Sanremo. E succede tutti gli anni, pazzesco.

Da martedì 7 febbraio a sabato 11 febbraio, l’Ariston di Sanremo si infiamma per regalare al popolo del Belpaese lo spettacolo del fior fiore della musica italiana.

L’edizione del 2017 però ha già smosso un bel polverone in anticipo perché vedrà alla conduzione il più grosso featuring della televisione recente, più della reunion di Al Bano e Romina: Carlo Conti feat. Maria De Filippi.

Ad Amici avrebbe spaccato.

Lo spot con cui la Rai ha deciso di promuovere l’evento televisivo più importante dell’anno è questo:

Sì, sembrava impossibile, ma sono riusciti a fare peggio di quello in cui copiavano i Massive Attack, con uno dei commercial più assurdi di cui l’uomo abbia memoria.

Magari un giorno lo capiremo, o magari no.

Conduzione

Con due galli così nel pollaio dell’Ariston, non c’è spazio per altri co-conduttori.

Come confermato da Carlo Conti, la 67° edizione del Festival sarà senza vallette, contando su una conduzione a quattro mani piuttosto esperta. Dunque, non potremo più assistere a scene del genere. Peccato.

Partecipanti

I cantanti in gara, un tempo definiti BIG, ora più umilmente Campioni, saranno 22, e come sempre promettono molto molto molto molto molto male: Al Bano (record di presenze, 15), Elodie, Paola Turci, Samuel, Fiorella Mannoia, Nesli & Alice Paba, Michele Bravi, Fabrizio Moro, Giusy Ferreri, Gigi D’Alessio, Raige & Giulia Luzi, Ron, Ermal Meta, Michele Zarrillo*, Ludovica Comello, Sergio Sylvestre, Clementino, Alessio Bernabei, Chiara Galiazzo, Francesco Gabbani, Bianca Atzei, Marco Masini.

Sì, leggerli così tutti d’un fiato fa un certo effetto, ma siamo sicuri che vederli susseguirsi in diretta sarà ancora peggio.

Ognuno presenterà una canzone inedita (in certe edizioni ne venivano presentate due, pazzi!), e alla fase finale vi accederanno in 16.

Interessante il sistema di ripescaggio, che ogni anno cambia, tanto per non complicare un meccanismo già macchinoso di suo: dalle prime due serate si ricaveranno i 16 più votati, mentre gli altri 6 andranno a gareggiare in un mini-torneo eliminatorio (nella terza serata).

Le nuove proposte invece sono 8, e si sfideranno all’interno della terza e quarta serata.

*in grassetto l’artista più imprevedibile

Ospiti

Un altro grande tormentone del Festival. Chi viene? Quanto l’hanno pagato? Che sfigati! Giudicare la buona riuscita della kermesse in base al glamour degli ospiti è uno sport nazionale secondo solo a quello di CT durante i Mondiali di calcio.

Non staremo qui ad elencare i casi meno riusciti o più improbabili (dunque i più divertenti), vi basti questo intenso scambio di sguardi tra due dei più grandi pensatori del ‘900.

Freud vs. Jung

E quest’anno? Crozza? “Magari” dice Conti. Virginia Raffaele? “Mi piacerebbe”, prosegue il conduttore. Gli amici storici Pieraccioni-Panariello? Addirittura c’è chi ipotizza Fiorello. “Sarebbe bello. Ognuno di loro sa che quel palco è casa sua.”.

C’è sempre un comprensibile riserbo da parte della Rai nello svelare troppo in anticipo gli ospiti ufficiali, ma ormai si danno per certe le presenze di Tiziano Ferro (il martedì), Giorgia, Mika, Ricky Martin, Zucchero, LP, Clean Bandit, Rag’n’Bone Man.

Ecco, ora pensiamo che c’era un tempo in cui a Sanremo poteva succedere questo:

LOL.

Dopofestival

Confermati Nicola Savino e la Gialappa’s Band (binomio già al secondo anno di Quelli che il calcio), con incursioni di Ubaldo Pantani, in diretta da Villa Ormond.

Non solo: a differenza delle precedenti edizioni, il dopofestival andrà in onda anche dopo la serata finale.

Si preannuncia il delirio, e forse, nel cuore della notte, potremo finalmente ascoltare della buona musica:

Coraggio, il meglio è passato.