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Google ha deciso che non dobbiamo mai staccarci da lui e per farlo cerca di regalarci ogni giorno servizi e nuovi giochini divertenti, per rendere più entusiasmante il nostro trascorso online e per alimentare la nostra malcelata dipendenza da internet. Ovviamente ci sta riuscendo nel migliore dei modi e, con tutta onestà, la cosa ci piace molto. L’ultima trovata di Google in questo senso è un sito per creare musica attraverso Chrome, senza dover installare plugin o programmi esterni.

Stando alla descrizione del sito, Chrome Music Lab si basa sul sistema Web Audio Api, ovvero un’evoluzione del comando <audio> contenente un insieme di funzioni JavaScript che permettono la gestione dell’audio e la creazione, ad esempio, di drum machines online o direttamente di progetti musicali da integrare a videogiochi o siti internet. Quello che ha fatto Google con Chrome Music Lab però è molto più elaborato di una semplice drum machine emulata online, con un sistema di strumenti e music composing che permette di creare vere e proprie tracce.

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Dalla home del sito, infatti, si possono vedere varie immagini, che altri non sono che i vari strumenti utilizzabili all’interno del sito. Troviamo quindi lo strumento dedicato alla composizione della struttura ritmica della traccia, fino ad arrivare ad esempio al Melody Maker o, addirittura, ad uno strumento che permette di gestire campioni registrati dal microfono del vostro computer. Ancora qualche mese fa, Google aveva creato un sistema che permetteva la gestione MIDI all’interno di un sito, anch’esso senza il bisogno di utilizzare componenti aggiuntivi, facendo sì che i siti potessero comunicare direttamente con dispositivi di controllo MIDI collegati al vostro computer.

Chrome Music Lab è quindi un sistema che inizialmente può ricordare un semplice gioco online alla Angry Birds, ma che se utilizzato con attenzione può, probabilmente, permettere la creazione di progetti più complessi. Aspettiamo ovviamente che qualche artista più famoso decida di mescolare strumenti più tradizionali a questi nuovi meccanismi. Cosa che già accade da anni con, ad esempio, l’utilizzo di software su iPad, con cui Damon Albarn ha appunto registrato The Fall dal quale andiamo ad ascoltarci un estratto: