Daughter

Ultimo appuntamento con l’edizione 2016 di Sexto ‘Nplugged, rassegna in costante crescita di cui non si può che parlare bene. Noi l’abbiamo fatto più volte, e visti i nomi tirati in ballo ogni anno, vi consigliamo di fare un pensierino anche al piccolo comune di Sesto Al Reghena per le vostre vacanze musicali del 2017.

A chiudere Sexto ‘Nplugged quest’anno è toccato all’accoppiata Daughter – Public Service Broadcasting, poco compatibili sulla carta, ma che dal vivo hanno dato vita ad un crescendo emotivo niente male. I primi sciorinano 45 minuti di post-rock semi-strumentale, caratterizzato da inserti vocali che altro non sono che sample tratti da vecchie pellicole e documentari. Il gioco regge bene, e il crescendo viene rotto solo dalla funk Gagarin, forse troppo diversa e danzereccia rispetto al resto della setlist.

Daughter di Elena Tonra erano invece più attesi, con oltre mille persone assiepate in Piazza Castello – per l’occasione priva delle sedie d’ordinanza. Ogni cenno, sguardo e parola della Tonra viene accolto con boati veri e propri, che male si sposano con la delicatezza dei brani del trio. La scaletta è un sapiente mix tra i due album in studio, e se all’inizio ci sono apparsi un po’ fragili, da Doing The Right Thing in poi la diffidenza è crollata, e lo show è stato un vero e proprio crescendo.

Insomma, una degna conclusione per una grande edizione 2016 di Sexto ‘Nplugged. Lasciamo parlare le immagini delle band, e diamoci pure appuntamento alla prossima estate.