Avete mai gareggiato? In motocicletta? Illegalmente? Avete mai, per caso, tentato di vincere scorrettamente picchiando i vostri avversari con una mazza da baseball o una catena? Avete riservato lo stesso trattamento ai poliziotti che, nel mentre, cercavano di arrestarvi? Siete stati arrestati?
Io, francamente, sì.
A me, vedete, sono state date le possibilità, io, nel 1999, giocavo a Road Rash 64. E se voi facevate parte di quella schiera di fautori della Playstation e dei suoi inestimabili 32 bit e non avete, quindi, la benché minima idea di cosa voglia dire giocare alla Nintendo 64, beh, io non posso fare altro che avere pietà di voi. Pietà o comunque un sentimento di tristezza. Tra l’altro credo che ci fosse una versione simile per Playstation, credo si chiamasse Road Rash 3D o qualcosa del genere. Il punto è che la colonna sonora di Road Rash 64 è tanto simile al nostro disco di oggi: Innocence. Così simile che a partire dalle mie budella si è formato un conato di nostalgia così torbido, così così così … così appicicoso che se avessi avuto ancora le possibilità giuro ci avrei giocato un pomeriggio sano e manco ve l’avrei detto. Fanno parte della colonna sonora di Road Rash una serie di gruppi tosti come Sugar Ray, Motorhead, CIV, The Mermen, che se ne conoscete almeno due siete dei fighi.

I Pontiak sono tre ragazzi americani, fratelli da almeno dieci anni considerando la loro carriera, che se ne vengono fuori oggi con questo disco: Innocence.
I vari sottotitoli potevano essere: “Non sono stato io a fregargli il riff” o più semplicemente “Non sono stato io”, più sobrio ed elegante. Plagio? Oh no, non sia mai. E chi si permetterebbe?  Diciamo semplicemente che abbiamo capito che genere di musica piace ai ragazzi. Tutto qua davvero? Sì sì, tranquilli, non facciamo niente.

Punti a favore e punti meno a favore del disco in questione: i riff sono comunque belli (favore), troppi di quei riff mi danno alla testa e mi fanno sentire vecchio (sfavore, ma forse troppo soggettivo), i riff a un certo punto spariscono del tutto e lasciano spazio a ballate scritte malissimo o comunque non benissimo (sfavorissimo), i riff poi tornano e comincio a sentirmi un po’ meglio, seppur vecchio (eh, mezzo e mezzo), il disco finisce molto rock (favorissimo).
Giuro a questo disco darei 8.

Tracce consigliate: Lack Lustre Rush, Wildfires.