Manuel Agnelli vs. Tommaso Paradiso, 2° round.

Poche settimane fa il leader degli Afterhours, intervistato da Linkiesta, in risposta ad una domanda riguardo l’attuale situazione della musica indie, si era così espresso:

Mi fa cagare. Sì, perché non è indie, è musica leggera italiana camuffata da indie solo perché non è prodotta da una major. Quella roba lì, però, non è indie nei contenuti, non è indie nell’attitudine. Ed è un vero peccato che in Italia funzioni così.

Qui o sei un tamarro o sei intellettuale, non c’è una via di mezzo. Da noi i Rolling Stones non sarebbero mai nati. Loro sono molto ricercati musicalmente ma allo stesso tempo dei completi debosciati. Per fare il rock’n’roll a certi livelli bisogna essere un po’ ignoranti. In questo periodo di crisi per il nostro Paese, poi, dovremmo tornare ad avere più libertà. Il mood ideale sarebbe: “Possiamo fare quello che vogliamo, tanto non funziona niente”. Invece la musica italiana finto “indie” che gira adesso è praticamente il peggior Venditti. Anzi, è il peggior Venditti fatto male perché lo fa gente che non sa cantare e non sa suonare.

Non c’è nessuno che si salvi veramente.

La musica italiana finto “indie” che gira adesso è il peggior Venditti fatto male perché lo fa gente che non sa cantare e non sa suonare.

Quest’ l’attacco diretto di Agnelli ai vari Thegiornalisti, Calcutta e soci, che ha creato non poco scalpore.

Nelle scorse ore, però, è arrivata la risposta di Tommaso Paradiso, leader dei Thegiornalisti, che sul palco del Wired Next Fest non le ha mandate di certo a dire al giudice di X Factor:

Il peggio del peggio di Venditti è comunque meglio del miglior Agnelli.

Questa la dichiarazione, breve ma ficcante, dedicata ad Agnelli, come riportato anche da un post su Twitter retwittato da Wired:

Si accende il clima tra due protagonisti del jet set nazionalmusicale, che sembra poter garantire ancora spettacolo.