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La decadente fase dreampop/shoegaze che c’ha trascinato in questi ultimi anni, sta lasciando spazio, da un lato alla musica elettronica più adulta, dall’altro alla nuova ondata post-punk di grande spessore internazionale. I Barlow* sono un giovanissimo trio americano proveniente dalla Pennsylvania a cui del circuito internazionale musicale, diciamocelo, frega veramente poco.

Nel Gennaio del 2013 pubblicano il loro primo Ep dal titolo: Fall Asleep; Sette pezzi Shoegaze/Lofi riesumati direttamente dagli anni ’90 Americani, sommersi da una patina di polvere che ricorda moltissimo i Big Troubles e The Pains Of Being Pure At Heart (In The Air, Saint Walker), senza però dimenticare il purissimo rumore bianco (In Flat Field).

E Poi Silenzio Fu.

Nel Maggio 2014 ritornano a farsi sentire con una Demo dal titolo Hair Thing,la patina di polvere si è diradata un pò, ma la malinconia resta la stessa, come i punti di riferimento: l’america anni ’90.

Il 27 Luglio 2014 viene pubblicato il loro secondo EP dal titolo Four Castles: il sound si fa più raffinato, racchiuso in un elegante disco Lo-Fi. Stavolta vengono citati gruppi storici: Eric’s Trip, Drop Nineteens, Guided By Voices, Built To Spill, Archers Of Loaf e tantissimi altri della stessa scena.
La cosa che stupisce è la grandissima intensità ed intimità che ci regalano pezzi come: Georgia, Lower My Gaze ma soprattutto Castles, dandoci prova di districarsi in diverse direzioni: hardcore punk (Visor), ambient sintetica (Aratron).
Questo EP entra direttamente nel cuore e ogni volta che termina ti fa schiacciare nuovamente Play.

I Barlow* sono migliorati notevolmente e lasciano presagire un futuro ancor più roseo, riuscendo nell’impresa di reinventarsi, inserendosi a pieno titolo nella fiorente scena americana.