Nel 1999 si vollero celebrare i trent’anni di Woodstock con un evento risultato poi disastroso, al pari del Fyre Festival.Woodstock ’99 è ricordato non solo per i concerti, ma soprattuttto per gli incendi, i crimini, gli atti vandalici e i disordini di ogni genere, che secondo quanto riportato da Deadline verranno ricostruiti nel dettaglio da film documentario a puntate prodotto da Netflix.
La docuserie è lavorazione e sarà co-prodotta dalla piattaforma di streaming insieme a Raw TV (casa di produzione di Don’t F**k with Cats, Fear City: New York vs. The Mafia, BBH Entertainment e il film concerto Spirits In The Forest dei Depeche Mode), non ne è stata ancora resa nota la data di uscita, ma si sa che sarà una “discesa nella cultura che generò Woodstock ’99″ e che mostrerà immagini e interviste inedite.
Woodstock ’99 si tenne dal 23 al 25 luglio del 1999 nell’ex base aerea Griffis a Rome, nello stato di New York, che suo malgrado accolse 400.000 persone. La line up, tra i tanti, comprendeva Limp Bizkit, The Offspring, Rage Against the Machine, Korn, Creed, Red Hot Chili Peppers, Bush, Megadet, Metallica e Chemical Brothers che si esibirono sotto il caldo rovente che sin dal primo giorno afflisse il festival.
Cause principali dell’insuccesso dell’evento furono la pessima organizzazione e i problemi logistici: lo spazio messo a disposizione per i campeggiatori si rivelò insufficiente, i prezzi di cibo e bevande (acqua compresa) altissimi, il numero di toilette e docce sottostimato, le file per adoperale interminabili e poco dopo molte si guastarono. Infine i presenti, spazientiti dai disagi, diedero il peggio sé.
Le staccionate vennero prima divelte e poi incendiate con le candele distribuite da un gruppo di pacifisti, i bancomat saccheggiati, gli stand presi d’assalto e devastati. In principio le candele avrebbero dovuto essere accese durante Under The Bridge dei Red Hot Chili Peppers, ma con queste vennero accesi dei falò alimentati con le tante bottiglie di plastica sparse sul terreno e pannelli di legno utilizzati come barriere perimetrali, finendo per dare fuoco anche a parte del palco.
Il caos prese il sopravvento e portò a furti, saccheggi, atti di vandalismo e violenze sessuali. Il festival si chiuse con decine di arresti e migliaia di feriti. Un evento che avrebbe dovuto celebrare la musica e la fratellanza e che è rimasto nella storia per tutt’altri motivi.
Lo scorso anno, dal 16 al 18 agosto, nella nuova location di Merriweather Post Pavilion di Columbia, nel Maryland, avrebbe dovuto tenersi Woodstock 50, poi annullato in seguito al venir meno di Dentsu Aegis Network, il principale finanziatore della kermesse.