Saltellando tra una playlist Spotify e l’altra, vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in un duo britannico che negli ultimi mesi sta macinando ascolti e stream con solo 4 brani all’attivo: loro sono le Wet Leg, sono originarie dell’Isola di Wight e sono la vostra nuova band preferita.

Compagne di college e amiche da una vita, Rhian Teasdale e Hester Chambers decidono di formare le Wet Leg un po’ per caso: pare che l’ispirazione sia giunta durante l’End of the Road Festival 2019, dopo aver assistito a un live degli IDLES e aver fatto un giro sulla ruota panoramica da ubriache. Insomma, quei discorsi che si fanno tra amicə dopo aver bevuto qualche gin tonic di troppo.

Quelli di Rhian ed Hester, però, non erano solo discorsi campati per aria perché in brevissimo tempo sono state messe sotto contratto dalla storica Domino Records, (l’etichetta di Arctic Monkeys, Franz Ferdinand, Blood Orange e altri mille) e da quel momento la loro strada è stata tutta in discesa. Prima l’uscita del singolo di debutto ‘Chaise Longue’, a giugno di quest’anno, seguito da ‘Wet Dream’ qualche mese più tardi. I due brani hanno raggiunto in breve un ottimo riscontro sulle piattaforme di streaming: il primo anche grazie a una citazione al film Mean Girls nel testo; il secondo per il simpatico video a metà strada tra The Handmaid’s Tale e The Lobster.

Ma oltre alla forma, nelle Wet Leg c’è anche tanta sostanza: i brani sono semplici e immediati (il riff di ‘Chaise Longue’ vi rimarrà appiccicato in testa fino al 2023), le liriche sono ironiche e pregne di riferimenti alla cultura pop e ai problemi di tutti i giorni dei Millennials. La formula poi è molto vicina all’indie-rock che tutti noi abbiamo amato da ragazzini: dentro ci sentirete sonorità di metà anni 2000 (Yeah Yeah Yeahs e Ting Tings, tra gli altri) mischiati con i più recenti esempi di matrice post-punk come Porridge Radio, shame e Dry Cleaning.

Qualche giorno fa. inoltre, il duo ha ufficialmente annunciato l’omonimo disco di debutto, in uscita l’8 aprile, e noi siamo sicuri che sarà uno dei più chiacchierati del 2022. Non è un caso, infatti, che la band stia ricevendo sempre più attenzioni in patria e oltreoceano: basti vedere la recente ospitata al Later… With Jools Holland, il freschissimo live per il Tiny Desk di NPR e l’annuncio di un tour mondiale nella prima metà del prossimo anno. 

Nel 2005 Alex Turner diceva “Don’t believe the hype”: bhè, in questo caso ci sentiamo di dissentire caro Alex. Credete all’hype perché le Wet Leg sono pronte a conquistare il 2022.