Mick Jagger, Martin Scorsese e HBO: solo tre nomi e Vinyl è già una piccola garanzia. Per chi ama le serie tv di qualità, non ha paura di episodi lunghi quanto un film intero, ma soprattutto per chi ama la musica degli anni ’70 Vinyl è tappa obbligatoria, soprattutto per le tante sorprese e le piccole chicche che riserva ai più attenti.
L’ambizioso progetto è stato ideato e prodotto da Scorsese e Jagger e scritto da Terence Winter (The Sopranos, Boardwalk Empire) e George Mastras (Breaking Bad).


La prima puntata è una lunghissima riga di cocaina che ci catapulta avanti e indietro nel mondo di Richie Finestra (Bobby Cannavale), produttore discografico, scopritore di talenti, padre di famiglia poco convinto, coinvolto in una serie di eventi che anni prima, alle prime armi nel mondo della musica, non si sarebbe aspettato di affrontare con tanto cinismo. Il pilot ci mette quasi due ore per tornare al punto di partenza e dargli un senso, ma ne vale la pena: la regia e il montaggio sono magistrali, i personaggi di Mastras e Winter sembrano venire più dai Sopranos che da Mad Men (a cui è stato associato per l’ambientazione), mentre nei suoi lati più grotteschi riesce a ricordare l’ironia di Fargo e Breaking Bad.

Ma a trascinare il tutto è la musica, che non fa solo da contorno ma si conquista dei momenti tutti suoi: la band che Finestra scopre tra l’inizio e la fine della puntata sono i Nasty Bits, che sul palco sono interpretati dai componenti dei Beach Fossils e James Jagger (figlio di Mick) alla voce; in studio, però, per accompagnare Jagger il curatore della colonna sonora Randall Poster ha reclutato Lee Ranaldo e Steve Shelley (Sonic Youth) insieme a James McNew (Yo La Tengo). E non finisce qui: se i Nasty Bits non sono mai esistiti, i pezzi suonati sono tutt’altro che inediti, e anzi Vinyl si prende l’onore di ridare vita a una band proto-punk dimenticata dai più, i Jack Ruby.

La serie, che è in parte dedicata a David Bowie e già promette diversi cameo importanti – tra cui quello di Julian Casablancas a cantare Run Run Run – ha aperto in grande stile e sembra avere molto da dire. La colonna sonora stessa, Nasty Bits a parte, promette benissimo: qui sotto potete ascoltarne la prima parte.