Lo scorso 6 maggio Childish Gambino ha pubblicato un nuovo singolo intitolato This Is America, accompagnato dall’imprescindibile video diretto da Hiro Murai.

Il nuovo brano di Donald Glover è stato rilasciato a due anni di distanza dallo straordinario Awaken, My Love!, totalizzando 47 milioni di visualizzazioni in poco più di 3 giorni.

Media, colleghi e fan sono letteralmente andati fuori di testa per il pezzo dell’artista originario di Los Angeles ma cresciuto ad Atlanta e, senza dubbio, il merito è anche del video girato da Murai. Quest’ultimo, oltre ad aver curato video musicali per artisti del calibro di Chet FakerFlying LotusBloc Party, Massive Attack, Queens of the Stone Age, ha anche diretto diversi episodi di Atlanta, serie tv creata e interpretata dallo stesso Donald.

Tuttavia sarebbe riduttivo attribuire il successo del singolo alla sola bontà del brano, all’interpretazione di Glover o all’imprevedibilità del videoclip; la sua ascesa è conseguenza anche dei riferimenti culturali celati nel corto: come anticipato, il brano è caratterizzato da una forte connotazione politica e casualmente (?) è stato rilasciato nel bel mezzo delle altisonanti dichiarazioni di Kanye West a favore di Donald Trump.

Childish Gambino ha così voluto esprimere la sua idea di blackness contrapponendola al contesto socio-culturale dell’America di Trump, all’America delle violenze della polizia, all’America delle continue stragi e delle armi ancora liberissime, all’America della decadenza dei valori culturali.

E non mancano critiche verso gli stessi afroamericani, ormai schiavi, secondo Glover, del paradigma soldi+donne facili+droga+party che non rispecchia affatto le reali condizioni della sua gente (You just a black man in this world, You just a barcode, You just a big dawg yeah, I kenneled him in the backyard – Sei solo un uomo nero, un codice a barre, un cagnolone, l’ho messo in gabbia nel retro).

Mentre la trap, nel suo apogeo, continua ad esaltare ed esasperare il benessere di facciata, Gambino riporta tutti con i piedi per terra, invitandoci a volgere lo sguardo verso la violenza contro la black community e al pericolo dell’omologazione di un’intera società (Look how I’m geekin’ out, I’m so fitted, I’m on Gucci, I’m so pretty, I’m gon’ get it – Guarda come mi appassiono, sono in forma, vesto Gucci, sono bello, avrò tutto questo). 

Va però sottolineato che al brano, fra i tanti, hanno preso parte anche massimi esponenti della trap statunitense:  Young Thug (0:36, 2:01, 3:01, 3:42 ), Kendrick Lamar (1:08), BlocBoy (1:20, 1:36, 2:42), Big Sean (1:21), Rick Ross (1:26), 21 Savage (1:39/2:20/2:32), Lil pump (1:40), Slim Jxmmi (2:06), Offset (2:14), Quavo (2:25/2:30/2:44) e Aminé (3:08).

Donald Glover GIF by Childish Gambino - Find & Share on GIPHY

L’uomo che suona la chitarra

Il video prende il via in un desolato capannone industriale, un uomo (interpretato dall’artista Charles the Second) si siede e imbraccia una chitarra. Sembra essere il padre di Trayvon Martin, 17enne di colore ucciso a sangue freddo senza alcun motivo – lo stesso ragazzo ricordato da Frank Ocean in NikesRIP Trayvon, that nigga look just like me“.

Musica e testo sono spensierati: “We just wanna party, Party just for you, We just want the money, Money just for you –  Vogliamo solo divertici e fare i soldi”. Il riferimento al neo-american dream contestato da Glover è lampante.

Subito dopo entra in scena Childish Gambino, accenna una isterica danza, raggiunge alle spalle l’uomo seduto che ritroviamo incappucciato e gli spara un colpo alla testa.

Neanche il tempo di rifiatare e il brano vira verso suoni più scuri ed elettronici, che riportano immediatamente all’afro-futurism di Big Fish Theory di Vince Staples. Glover, recentemente, ha annunciato che diverse date in Nord America saranno aperte da Staples, che da anni affronta tematiche simili a quelle prospettate da Childish Gambino ma anche dallo stesso Kendrick Lamar.

La posizione assunta da Childish Gambino qualche istante prima di far fuoco rievoca, senza ombra di dubbio, Jim Crow, ossia il protagonista di una coon song di fine Ottocento. Nel brano veniva narrata la storia di un uomo di colore di nome Jim Crow, la sua figura fu emblema della discriminazione razziale e durante la lotta all’emancipazione si diceva spesso che i neri dovevano “lottare contro Jim Crow”.

La pistola usata viene quindi adagiata su una pezza rossa, perché le armi in America sono considerate più pregiate delle vite umane e il corpo viene trascinato via senza dar troppo nell’occhio, intanto è un nero, a chi potrà fregare qualcosa, no?

Il coro gospel e il kalashnikov

Il video prosegue con Gambino che balla e sorride insieme a degli adolescenti di colore in uniforme come se niente fosse successo e nel mentre canta: “This is America, Don’t catch you slippin’ up, Look what I’m whippin’ up – Questa è l’America, non farti cogliere in fallo, guarda cosa sto mettendo in piedi”. Il testo fa da contraltare a quanto cantato solo poco prima, il miraggio della prima strofa viene meno in men che non si dica.

Lo scenario cambia ancora una volta: viene inquadrato un coro gospel, Gambino questa volta entra in scena da una porta sullo sfondo dell’inquadratura, gli viene lanciato un kalashnikov, lo imbraccia e fa di nuovo fuoco.

Ancora una volta l’arma viene poi raccolta in una pezza di stoffa rossa. In quest’occasione il riferimento è al massacro di Charleston, vale a dire la sparatoria avvenuta il 17 giugno 2015 presso la Emanuel African Methodist Episcopal Church, una chiesa gospel di Charleston, nella Carolina del Sud, in cui morirono 9 persone.

I pantaloni

Nella stessa sequenza son ben visibili i pantaloni indossati da Glover: fanno parte della divisa dell’esercito degli Stati Confederati d’America, forza armata del nuovo paese costituito per accordo tra sette stati del sud-ovest degli USA nel 1861, che dichiararono la propria secessione dagli Stati Uniti d’America innescando la guerra civile americana.

Le danze popolari e le guerriglie urbane

Immediatamente dopo Gambino riprende le sue frenetiche danze ballando il gwara gwara (danza di origini sudafricane divenuta recentemente popolare grazie all’esibizione di Rihanna ai Grammy), scortato dallo stesso corpo di ballo della scena precedente. Nel mentre il capannone prende vita e viene affollato da polizia, gente che scappa, auto abbandonate e un misterioso cavaliere dal volto coperto che simboleggia la morte.

Sembrano scene di guerriglia urbana, ma Childish Gambino se ne disinteressa continuando a ballare. Saranno almeno una decina i balli popolari citati nel video.

Il brano di colpo di arresta, e con esso le danze di Gambino. Per qualche istante rientra in campo la melodia spensierata di inizio video, viene inquadrata anche SZA e a questo punto Glover riprende a ballare per l’ultima volta sul quel che resta dell’urban riot inscenato.

Ma la tregua dura un baleno e il video di This Is America si chiude con lo stesso Childish Gambino che è costretto a darsi alla fuga inseguito dalla polizia.

Mai abbassare la guardia in questa America.