A Donald Trump piace la musica, anche se la utilizza in modo improprio. E alla fine qualcuno lo ha citato in giudizio veramente. Del resto sono mesi che da più parti gli si dice di smetterla di mettere determinati brani durante la campagna elettorale. Addirittura, qualcuno si ricorderà sicuramente, utilizzò Born in the Usa di Bruce Springsteen senza averne mai – peraltro – capito il testo.

E così arriva Neil Young, che, dopo averlo annunciato, ha realmente depositato un esposto contro il presidente degli Stati Uniti per violazione del copyright e quindi per riproduzioni non autorizzate dei suoi brani – nello specifico Rockin’ in the Free World e Devil’s Sidewalk utilizzati da Trump stesso ai suoi comizi.

L’artista non vuole prendere di mira il libero diritto al voto ed all’opinione politica dei cittadini, bensì non vuole autorizzare alcuno all’utilizzo dei propri brani all’interno di politiche divisive di odio ed intolleranza.

E sul sito Neil Young Archives (a questo link) puoi vedere direttamente la copia dell’atto con il quale chiede la punizione nella misura massima consentita per violazione internazionale del copyright.