Richard D. James è il suo vero nome, ma tutti lo conoscerete probabilmente come Aphex Twin, un pazzo inglese nato probabilmente con l’apposito intento di turbarci. Credo di poter affermare con un notevole grado di certezza che almeno una volta nella vita siamo tutti inciampati, involontariamente o meno nelle copertine dei suoi album dall’elevatissimo livello di cringe-response.

Ed è proprio in uno dei suoi release più celebri, Windowlicker (1999), che sul lato B appare una misteriosa traccia chiamata ΔMi−1 = −αΣn=1NDi[n][Σj∈C[i]Fji[n − 1] + Fexti[n−1]], rinominata prontamente per i comuni mortali, o per ovvie ragioni di diritto consuetudinario, Formula/Equation. In questa traccia c’è esattamente ciò esattamente la musica folle che ci aspetteremmo da James.

Ma c’è di più.

Per comporre questa traccia, Aphex Twin utilizza infatti un datato synth program per MacBook chiamato MetaSynth che riesce a convertire i suoni in immagini. È così che quando Formula/Equation viene riprodotta in uno spettrogramma, al minuto 5.30 è possibile vedere la faccia dell’artista, che è probabilmente la cosa più creepy che vedrete oggi.

Nel 2000 questo genere di cose è poi diventato un trend, come ad esempio nella traccia  Look (from Songs About My Cats 2001) di Venetian Snares, dove lo spettrogramma ci svela dei gattini stupendi decisamente meno spaventosi della faccia di James.
Insomma, che sia un pazzo non è niente di nuovo, ma se in generale siete appassionati di questo genere di easter eggs vi consigliamo di dare un’occhiata, ad esempio, alla traccia My Violent Heart dei Nine Inch Nails in cui appare un mano in stile slanderman su sfondo blu elettrico o, ancora, le labbra sensuali della traccia Stripes di Sippenaken, dove il cuore dell’autore (tale Atti Klancnik) ci spiega il procedimento di montaggio nella descrizione del video come se fossimo sua nonna.

Se invece volete capire quanti neuroni siano rimasti ad Aphex Twin guardatevi pure questa intervista del 1995 in cui parla della natura della musica elettronica, e leggetevi un po’ di commenti.

Il mio preferito è questo a mani bassissime: