Un’altra caldissima serata all’interno del blasonato Vicolo Bolognetti, nel Capoluogo emiliano, sede della versione estiva del Covo. Siamo in tre in macchina, altri tre li troviamo lì, tanti ce n’erano già e intanto che i Movie Star Junkies stavano terminando il loro carichissimo set (su cui posso esprimermi solo a memoria visto che quella sera, mercoledì 25 luglio, arrivo in tempo solo per vedere gli ultimi 5 minuti di show), ne arrivano ancora di più. Tempo di un paio di birre, un paio di chiacchere e un’onestissima pisciata ed ecco il giovinotto californiano che sta sconvolgendo il mondo del garage salire sul bellissimo palco del Bolognetti.
Ci spiega che è la prima volta in Italia e secondo me, questo lo penso io, non si aspettava un’accoglienza così calorosa dagli stessi italiani che in California arrivano solo per clichè.
Non ci stai neanche pensando che la band, composta da una bellissima quanto brava ragazza alla batteria, un orribile ma quantomeno bravo siciliano alla chitarra e un bassista con i capelli più unti di sempre, tutti guidati dal giovane Ty Segall, inizia lo show e ti sconvolge fin dalle prime battute. Descrivere il concerto di Ty Segall è un gran problema, limitarlo a un concerto garage è riduttivo. Il fatto è che mercoledì al Bolognetti c’erano i cazzo di anni novanta: una carica spaventosa per ogni pezzo era il minimo che potevi aspettarti dopo tre minuti di show, poche parole, tantissima bravura, competenza nell’esecuzione.
Garage pulitissimo, per quanto possa suonare come un ossimoro, salti che non precludono precisissimi assoli, coerenza e omogeneità negli intenti e nei fatti hanno reso il concerto di Ty Segall una cosa bella di quelle che ti rimangono dentro. Perchè hai visto uno show sensato, una musica intelligente camuffata da cazzonagine, una spanna sopra nell’evoluzione del garage, per questo a fine serata sei davvero felice. Credo che con i Ty Segall possano competere, nella definizione di un nuovo genere descritto da amplificatori valvolari e tre colpi di rullo ogni quattro quarti, solo i Sic Alps… OPS.

(foto presa da Google, non è una fotografia reale di Ty Segall a Bologna)

Articolo dedicato al compagno di vita Andrea Del Bravo, miss ya bro.