Non nascondiamocelo: ci siamo emozionati tutti un po’ la prima (e anche la seconda) volta che abbiamo sentito uno di quei pezzi tipo Young Blood, Punchin In A Dream, Girls Like You o No Way. Quell’indie mischiato al synthpop suonava abbastanza figo due anni fa (ricordiamo anche Wolf Gang, GrouploveFoster The People) e Passive Me, Aggressive You usciva nel momento giusto per vendere e far parlare di sé (grazie anche alla presenza di Young Blood in uno spot della Canon e di Punchin In A Dream in Fifa ’12). Oggi no.

È Hearts Like Ours a essere usato come promo per In Rolling Waves e sembra che il tempo non sia mai passato: la voce di Alisa è sempre un colpo al cuore, i pad synth sono sempre fighi, i powerchords della chitarra di Aaron danno la giusta carica e i suoni glitterati qua e là sono la ciliegina sulla torta.

Ma, come spesso accade, non tutto quello che luccica è oro ed è così che l’album risulta un insieme di self-plagi, cover e canzoni povere.
The Mess e Grow Old hanno la stessa struttura, le stesse note, le stesse cadenze e sembrano la continuazione della cara vecchia Girls Like You (provate a cantare una sulla base dell’altra e viceversa). Waltz sembra presa dalla peggiore demo dei The XXWhat We Want è palesemente un brano di Mylo Xiloto dei Coldplay. I due pezzoni, oltre al singolo Hearts Like Ours, sono Rolling Waves e I Kill Giants che con i loro imponenti cori e le loro strofe sdolcinate fanno vivere i momenti più alti dell’album.

In Rolling Waves nonostante tutto risulta orecchiabile (skippando qualche traccia) e sicuramente farà sognare ancora tutti quei teenager o post-teenager ancora in fase dreamy (leggasi plebe), ma con la sua mediocrità lascia i The Naked And Famous dove avevano iniziato, senza alcun segno di evoluzione.

Reccomended track: Rolling Waves