Da Wolf’s Law, secondo episodio dei gallesi The Joy Formidable, mi aspettavo una riconferma dell’agguerrito debutto The Big Roar – forse un po’ troppo derivativo ma comunque ricco di singoli accattivanti (A Heavy Abacus, Whirring, Cradle) – e, perché no, anche una prova maggiormente incisiva e matura, contrassegnata dall’acquisizione di nuovi tratti distintivi.

La formula però non muta di un millimetro, come già aveva preannunciato il singolo This Ladder Is Ours (poi divenuta la opening-track dell’album), e addirittura, ad ascolto ultimato, si palesa (ahimè) l’influenza del recente tour compiuto in qualità di gruppo spalla dei Muse.
In Cholla e Tendons (le più convincenti della prima manciata) le strofe si costruiscono su una trama di basso, poi il crescendo, accompagnato dalla batteria, che sfocia nel ritornello corale fiancheggiato da riff vigorosi e powerchords che spingono energicamente il tutto. Quando però si portano troppo in là queste sonorità il risultato lascia un po’ a desiderare, vedasi per esempio Bats e Little Blimp: le melodie sono trascinanti, ma i suoni, i suoni…
Paradossalmente, o forse neanche tanto dato che aspettavo una qualche novità dal gruppo, una delle tracce che più mi ha convinto è l’acustica Silent Treatment. Maw Maw Song è l’equivalente della vecchia Whirring ed entra in testa con il suo ritornello ricercatissimo: “MAAW MAAW MAMAMAMAWWWW” accompagnato da dosi massicce di distorsione, crybaby e quello che nel marasma generale parrebbe un timido xilofono; sembrerebbe tutto carino quand’ecco un agghiacciante e fastidiosissimo assolo di due minuti e mezzo con tanto di tapping.
In The Hurdle i riff distorti incontrano gli archetti dei violini amalgamandosi in un effetto che funzionerebbe, se non fosse per il volume della voce, troppo alta e mixata in maniera raccapricciante. The Turnaround è una chiosa tranquilla, tutta archi e anonimato.

Questa non è una prova di maturità, non è nemmeno una riconferma bensì un passo indietro, un’esasperazione delle sonorità tamarre à-la Muse. Se non riuscite a tirar fuori personalità, almeno cambiate fonte d’ispirazione.

Tracce consigliate: Forest Serenade