Essendo da poco uscito l’attesissimo album dei My Bloody Valentine, quando vedi questa giovane band nella categoria shoegaze ti vengono un po’ di brividi lungo alla schiena. Personalmente basi vocali come quelle in See You, una chitarra distorta e del riverbero non fanno del brano, un brano shoegaze.

Il cantato delle due ragazze potrebbe essere identico è quello di tante canzoni da liceali americane lagnose. Per quanto riguarda la chitarra, il wall of sound creato in confronto a quello di Kevin Shield ha la resistenza di una parete di polistirolo.

L’impressione che si ha anche nell’ascolto del lavoro è di un disco di plastica. Non so se sia chiaro come termine. In modo più semplice un disco furbo. Sì furbo, perché comunque i ragazzi riescono a creare melodie orecchiabili.

I brani risulterebbero banali se non ci fossero quelle chitarre che giocano tra il noise e il già detto shoegaze. La loro funzione è quella di dare un piglio più aggressivo altrimenti sarebbero pezzi teen pop.

Quando si allontanano dallo shoegaze e si avvicinano più al garage come in Glitch, la costante dei vocalizzi da zucchero filato, non permette di cambiare di molto il risultato.

Il pezzo migliore dell’album è I Want More, in cui la vena teen viene meno rispetto alle tracce e in cui tentano e ripetono tentano di avvicinarsi vocalmente allo stile di Blinda Butcher. Qui finalmente le chitarre controllate da Jerome Watson e Ashlam Gauri fanno un buon lavoro creando un suono corposo e capace di riempire il brano, giocando su semplici ma efficaci cambi.

La fine di questo album è sorprendente poiché i suoni si fanno più maturi, Do It Wrong è un brano ben costruito che come sound ricorda parecchio un’altra giovane band, gli Yuck.

Insomma la prima metà dell’album mi ha deluso abbastanza, giuro credevo a una svolta dreamy di Demi Lovato. Fortunatamente le ultime tracce salvano in parte il debut album di questi 5 ragazzi londinesi. Il difetto maggiore sta nella banalità di alcune linee vocali e di certi cori in sottofondo, altrimenti musicalmente parlando sono capaci di buone tracce.

Il consiglio finale è: Tenere lo shoegaze lontano dalla portata dei bambini.

P.S.: Il similar to ai My Bloody Valentine è per rifarvi le orecchie.

 

Tracce consigliate: I Want More