David Alexander, aka Summer Heart, sei tu. Sì, tu che stai leggendo. So che lo ignoravi, ma fate le stesse cose. Avete un tumblr, fotografate case popolari e lampioni spenti per modificarli con Instagram e postarli ovunque, credete di essere dei fotografi semplicemente perchè possedete una camera che non sapete usare e andate raccontando in giro che Vimeo è troppo figo e chi usa Youtube è uno sfigato. Sei tu, vero?

Ma non illuderti, Davidalexanderakasummerheart, in realtà, anche se non vuole farlo sapere, è tanto più figo di te.
Tra una foto e l’altra, tra un lampione e un blog, infatti, ogni tanto si mette a comporre musica tanto eterea ed etera, ma soprattutto tanto tanto figa.
È questo il caso dell’album in questione, About a feeling. Composto da otto tracce, ha confermato in me l’opinione che avevo di Summer Heart: è lo stereotipo dell’hipster 2k12 vivente, è tanto attento all’outfit e all’apparenza, ma, per fortuna, dietro c’è tanta sostanza e pochissima aria fritta. È uno dei pochi casi in cui troviamo tanto arrosto e pochissimo fumo, quella dose che serve solo ad insaporire l’intero arrosto. Non so cosa cazzo stia dicendo, è ora di pranzo e l’arrosto mi è comparso subito come un miraggio.
Torniamo all’album. Dicevamo, otto tracce. la prima è intitolata Rusty scars, e sinceramente mi aveva seriamente fatto preoccupare, tanto è brutta. Ho sgranato gli occhi e pensato:” No cazzo, David, non puoi aver toppato l’album”. E invece no, il giovincello mi ha tolto immediatamente ogni dubbio con la seconda canzone, I wanna go, sicuramente miglior pezzo di tutto il disco; è davvero impossibile non farselo piacere. Le restanti sei tracce sono tutte di ottimo livello e gran qualità, nessuna torna al bassissimo livello di Rusty scars, ma tendono anzi tutte ad avvicinarsi a quello di I wanna go, anche se restano inevitabilmente un gradino sotto.
About a feeling è un gran disco. Ascoltatelo presto. Prima però fotografatelo con Instagram. Io lo farò sicuramente.