Se n’è parlato tanto, forse fin troppo: nel bene e nel male negli ultimi 18 mesi il nome di SOPHIE è capitato nelle orecchie di tutti gli ascoltatori e nelle tastiere di ogni blogger/giornalista. Tra chi urlava al miracolo e chi allo scempio, il pubblico è sempre stato spaccato in due importanti correnti di pensiero. Solo di una cosa si era certi: il ritorno definitivo della bubblegum eurodance di fine anni 90 – in chiave post-2010.

Era l’estate del 2014 quando uscì HARD, un incrocio potentissimo tra un’ipotetica trap epilettica di Diplo e la follia digitale di Aphex Twin. Un mix di suoni che comunque era riuscito a destabilizzarci e ci aveva messo una grossa pulce nell’orecchio proprio mentre eravamo intenti a capire di che materia fosse fatta la musica di FKA twigs. Ed è così che i mesi son passati, tanti singoli sono usciti e, come troppo spesso accade, l’album è arrivato un po’ ritardo… ma non importa: la curiosità è tanta e vogliamo cercare di capire se questo SOPHIE (sì, SOPHIE è un ragazzo londinese di nome Samuel Long) vale tutti i discorsi fatti o meno.

Già la tracklist di per sé è una presa per il culo: 6 pezzi su 8 sono già usciti nel corso dei secoli quindi poco di nuovo da ascoltare, odore di già-sentito e di fuori-tempo-massimo. Il disco è un miscuglio di generi e suoni eterogenei che tendono quasi più a inquietare che a far ballare o comunque muoversi un po’. L.O.V.E. in particolare è al limite della denuncia, a parte quei due intermezzi nella seconda metà del pezzo. Il duo LEMONADE e HARD è la colonna vertebrale del disco nonché il momento più orecchiabile dell’album. BIPP e VYZEE per certi versi si assomigliano e, specialmente la seconda è un ottimo brano bubblegum-pop che si potrebbe pure piazzare in un dj set in qualche serata giusta. Canzone a parte invece è JUST LIKE WE NEVER SAID GOODBYE che in chiusura ci lascia davvero con l’amaro in bocca perché il brano è la classica roba PC Music con la vocina pop up-pitched, un bel lead synth accompagnato dal paddone in sottofondo che segue la stessa linea melodica, ma di qualche tono più in basso… sì dai però DOVE CAZZO È LA CASSA DRITTA?! Gran pezzo ad ogni modo.

SOPHIE, con questo full-lenght sembra dimostrare che il genere al momento ha poco da dire o per lo meno un album interamente su questo filone non può portare molto in alto, da nessun punto di vista. Apertissimo rimane però il discorso per quanto riguarda la produzione: il giovane inglese, già a lavoro con Madonna e Charli XCX, ha grosse potenzialità per poter sperimentare il suo stile con musica al di fuori dei suoi standard e creare qualcosa di interessante. Rimandato a settembre dai, in attesa dei vari QT, Hannah Diamond, A.G. Cook e compagnia bella.

Traccia consigliata: JUST LIKE WE NEVER SAID GOODBYE