I Reverve sono Italiani, puoi giurarci. Esistono da tanto ma per un anno sono spariti completamente dai palchi/palchini/palchetti e da tutta la scena super underground emiliana. La loro assenza aveva un senso, la registrazione completamente home made di un eppì, questo: Cardioattack.o.

La storia è che se ti registri un disco da solo in casa e hai tre chitarre, un batterista che picchia come gesù e sei un maniaco dei suoni, ti meriti tutto il tempo che ti serve.
Il disco, che potete ascoltare nel player in basso, suona come quanto di più post hardcore e post grunge possiate mai immaginare. Nonostante la dinamica non sia omogenea per tutto il proseguo, visti i momenti più lenti ma non meno intensi di Cappuccetto Nel Fosso e Sospite, Cardioattack.o. suona tanto bene. Apprezzabile il lavoro del batterista che tiene il tiro per tutta la durata del’EP senza mai neanche far pensare di poter essere banale, qualità che noti solo ad ascolto ultimato quando cercando di ricordarti il tempo dei pezzi perdi la testa.
Micidiale Liquida che ricorda quella parte bella dei Nirvana che tutto sommato manca a tutti: canzone che vale l’ascolto approfondito delle cinque tracce dei Reverve, band su cui credo si possa puntare. La loro dimensione è il palco ma questo disco spacca.
Tante potenzialità, tantissima paura per quei suoni, super promosso Cardioattack.o.
Buona fortuna Reverve.