Scusate il ritardo.
Spooky Action At A Distance è uscito già da un pezzo e altre cose avevano più urgenza di essere recensite, e Lockett Pundt a.k.a. Lotus Plaza poteva aspettare senza problemi: è un disco che non lascia il tempo che trova, può sembrare tanto attuale ora quanto negli anni Novanta, quanto negli anni Trenta. Solo voce, chitarra e belle canzoni. Tante tante belle canzoni, solo belle canzoni.
Come per Parallax, l’uscita dello scorso anno di quel finocchio scheletrico di Atlas Sound, i debiti verso Halcyon Digest, l’ultimo enorme capolavoro targato Deerhunter, sono evidenti. Atmosfere spesso opposte, ma il sentimento luminoso che risiedeva nell’ultimo album della band rivive gioiosamente in tutti e due i side-project. Non fanno a gara a chi ce l’ha più lungo come Avey Tare e Panda Bear, ma si comportano da figli della loro band madre, dimostrando quanto coesi siano i Deerhunter, sia come persone che come artisti.
Spooky Action At A Distance supera comunque Parallax per l’universalità senza tempo dei pezzi: lo spirito shoegaze che risiede nell’anima dei brani non ha niente a vedere con il revivalismo che sta imperversando negli ultimi tempi, questo è tutto Lockett con tutta la sua sincerità.
Giri di chitarra indimenticabili, giri di voce ancora di più: tutto sapientemente studiato per rimanere bloccato in testa per mesi. Strangers, White Galactic One, Monoliths, Eveningness sono canzoni da colpo di fulmine e innamoramento duraturo. Una Desire Lines lunga 44 minuti.