A 3 anni dal debut album On A Mission e dalla nomination al Mercury Prize, Katy B torna in scena con 50 minuti di pop, uk garake e beats da clubbing duro racchiudendo a grandi linee il meglio della scena electro/dance/house di stampo britannico degli ultimi 2/3 anni (Disclosure, Rudimental, AlunaGeorge e Jessie Ware, tra i tanti).

Ciò che non fa cadere Katy B nel baratro dell’anonimato e della monotonia è il giusto mix di queste basi, prettamente club, con testi e melodie pop (prese in prestito da Adele, Amy Winehouse e Lily Allen) e lo stile nu-rnb che ha sempre caratterizzato l’artista 24enne. Crying For No Reason ne è la perfetta dimostrazione: intro con pianoforte e cantato che non possono non ricordare Adele, che poi crescono e terminano con un’imponente cassa dritta.

Everything e I Like You ci portano diretti al piano sotterraneo di un club londinese dove c’è un dj che mette uk garage 90s. Si balla. Si balla parecchio come si balla parecchio nella opening track Next Thing e in Aaliyah, quest’ultima in feat. con Jessie Ware. Ci sarebbero anche i margini per ballare con la drum ’n bass, ma Emotions è una steccata epica, ben lontana dai buoni lavori dei Rudimental, che Katy prova ad imitare palesemente.
Le pause nell’album sono dettate, per ovvi motivi, dai pezzi pop quali Tumbling Down, Play (gran bel pezzo à la Lily Allen) e la closing track Still che rendono l’ascolto più piacevole e non esagerato coi tanti synth ‘rumorosi’.

Originalità nei suoni e nella composizione sono la caratterista di questo disco che, nonostante qualche momento basso, confermano il grande talento della giovane rossa che grazie ad un gran lavoro di taglia-cuci-incolla riesce a sfornare un album da numero 1 nella classifica delle vendite nel Regno Unito.

Tracce consigliate: Crying For No Reasons, 5 AM