Soundtrack da porno con trama ad alto contenuto di romance ed effusioni amorose: ecco cosa aspettarvi dall’ultima fatica di Peter Sagar, aka HOMESHAKE, ex chitarrista di Mac Demarco.
Chilling and grooving, tra chill-wave e R&B, passando per sonorità sintetiche, una giungla di generi che si susseguono lenti ma costanti: l’artista canadese, ancora una volta sotto lo stemma di Sinderlyn (sorellina minore di Captured Tracks), con Fresh Air riconferma il proprio marchio di fabbrica, continuando a galleggiare nelle torbide e calme acque che lo vedono a sperimentare con naturalezza in quello che sembra un universo sonoro definitivo.

Fresh Air è il tipo d’album che appena lo metti in ascolto si confonde con l’ambiente.
Fresh Air è il tipo d’album che appena lo metti in ascolto ti sembra di vedere Sagar comparire con drum-machines, synths e chitarra; perché Fresh Air è il tipo di album che ha una dimensione intima (ed intimistica) innegabile, per la quale all’apertura di Hello Welcome le lampadine rosse nell’abat-jour compaiono da sole, accese dal riff alla chitarra. Quest’immagine non è casuale, perché infatti l’artista conferma anche i propri temi: amore, “lussuria” e malinconia sono le trame che tessono tutto l’album a tinte dolce-amare. Così avviene con Not U, nella quale Sagar canta: “How it could have been, doesn’t matter now. What you would have seen, wasn’t anyhow / It turned out in the end / And you wanted to stay friends / But it doesn’t matter what you do / because I love her, not you”, il tutto è accompagnato da un wobble bass lento, synths altissimi, memore di lezioni hip hop anni ’90.
Layering di chitarre discendenti, delicatamente dissonanti ed accese da una linea di basso decisamente groove, ecco come continua questa sperimentazione down-tempo, R&B, low-fi in in Getting Down pt. II (He’s cooling down) – rimando a He’s Heating Up! di Midnight Snack-.
“Something doesn’t feel quite right” linea d’apertura di Khmlwugh, sembra un ossimoro considerato quanto è smooth ed accattivante è il pezzo.

L’intero album è a cavallo tra sperimentazione, freschezza ed un certo senso dell’umorismo, soprattutto se si considera quanto cheesy sono molte delle sonorità selezionate da HOMESHAKE. Fresh Air è un b-movie sonoro, colorato da falsetti, voci computerizzate, pattern ritmici semplici semplici ed altri effetti sonori rispondenti ad un’estetica che l’artista canadese ha bisogno di raffinare solo un altro po’ per renderla più mordente.

Tracce consigliate: Not U, Khmlwugh