Dieci anni fa usciva You’re A Woman I’m A Machine e decine di migliaia di teenager ballavano e pogavano su quei riff di basso grezzissimi, quella batteria pestatissima, quelle urla che si fondevano in un connubio tra dance e punk, tra danze sfrenate e gomitate nella schiena. Il 2004 era l’anno dopo il 2003, e il 2003 era l’anno dell’uscita di Echoes dei Rapture, che il dance-punk lo avevano portato al massimo splendore nell’epoca contemporanea. I Death From Above 1979 avevano preso lo spunto giusto reinterpretandolo nella maniera più rozza possibile. Ma il risultato era fuori dal comune. Funzionò tutto così bene che, nonostante lo scioglimento della band nel 2006, il disco (con quella copertina tanto assurda quanto unica) continuò a vendere moltissime copie, cosa questa, abbinata alle insistenze e alla presenza costante dei fan di “vecchia” data, che convinse il duo a riformarsi nel 2011.
Ed ecco che, dopo un po’ di anni spesi in tour, il tanto agognato sophomore è giunto alle genti: The Physical World.

Il basso è sempre quello, le pelli della batteria sono sempre belle tese e i piatti ben pestati, la voce la si riconosce facilmente. Gli anni però son passati e i DFA1979, pur essendo in forma, non godono più dell’effetto sorpresa di un tempo. Ma al di là dell’anacronistica decontestualizzazione temporale (per altro più che auspicabile), chi aveva amato il debut rimarrà sicuramente spiazzato dalla “pulizia” del suono. I nuovi pezzi sembrano filtrati, smorzati, smussati, addolciti. A chi si approccia per la prima volta al gruppo quanto appena detto potrebbe sembrare un’assurdità, ma volete mettere il piglio graffiante del vecchio lavoro? Una badilata in mezzo agli occhi.
Le tracce di The Physical World, tra cowbel, tastierine e ricerca di singalong alle volte un po’ troppo faciloni e dal retrogusto quasi collegiale, viaggiano tutto sommato bene e con un bel piglio, ma possono essere al massimo un pugno sul naso.

Chi voleva ballare sarà accontentato. Chi voleva pogare sarà accontentato. Chi si aspettava un ritorno col botto rimarrà con un po’ di amaro in bocca.
Now that it’s over I love you more and more.

Tracce consigliate: Gemini, Right On, Frankenstein!