Questo contenuto non è adatto ad un pubblico di maggiori mettiamola così. Siamo certi però che esistono ancora band che fanno musica per semplice diletto senza semplificarla dietro un profilo Bandcamp e basta, e i meriti di salvaguardare la goduria di chi suona nella palestra della scuola Ty Segall se li sta prendendo. La Burger Records sulla questione coolest junkie teen bands vuole dire la sua con l’esordio dei Cherry Glazerr, in cui le quote rosa sono andate a farsi fottere visto che c’è solo un maschietto su quattro, il che sembra essere un dettaglio rilevante guardando White’s Not My Color This Evening, il loro primo estratto. A portare i pantaloni nella banda ci pensa Clementine Creevy, che su disco assume un profilo che va dall’etereo simil Beach House (Grilled Cheese) al rockettaro simil Karen O (Haxel Princess), con una personalità che può far fruttare le economie del gruppetto che già ha regalato un pezzo per Yves Saint Laurent.

Certo ciò che manca è la violenza delle migliori garage band, quella malizia che anni fa fece esplodere le biciclette dei Be Your Own Pet prima che diventassero grandicelli: non sanno mica skatare queste eh. Anzi sono molto più vicine alle sonorità psych dei Foxygen, l’unica verità di Haxel Princess che non ha nulla di simile alle birre economiche dei Fidlar né quantomeno alla droga degli Wavves.
Sono ragazzini tranquilli che nel tragitto casa scuola si son ritrovati con delle chitarre e hanno registrato un album che suona anche bene. Siate sinceri perché Creevy non ha problemi a dirvene due. Tipo “You didn’t like me/So fuck you”.

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