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Il trattato di pace recita così: “tre moniker di un musicista canadese si uniscono in un essere uno e trino”. Il risultato è questo. Osservatelo bene.

Si chiama Dan Snaith, è la creatura pop di Dan Snaith. Talmente nitida da sembrare artificiale, trasparente come il mondo che osserva attraverso le sue nuove lenti a contatto.

Non è realtà aumentata quella di Our Love, è la visione semplicistica del mondo complicato di Caribou, meraviglioso, proprio come lo avevamo lasciato, senza l’occhiale a culo di bottiglia. Vuol dire che l’era del fascino pupaesecchione è finita, e che si può annunciare la vittoria simbolica del matematico contro degli improvvisati nerd occhialuti. Il canadese era ed è il cervellone che ha cacciato fuori Swim, un album che tutt’oggi metabolizziamo grazie alla sua indecifrabile data di scadenza.

Quelle sonorità grezze ed estasianti qui le ritroviamo in una versione più gentile e fastosa, con meccanismi compositivi studiati per creare dipendenza d’ascolto e illogiche sfumature upbeat in perfetta simbiosi con il recente amore per la cassa di Daphni. Back Home è il singolo che Com Truise sogna di scrivere, Our Love è un epilettico b2b tra gli alter ego di Dan fatti di md, Silver è come guardare l’elica di un elicottero in volo e convincersi che in realtà non si stia muovendo.

Ancora una volta Caribou è riuscito a reinventarsi facendo parlare la sua musica, rispondendo all’eredità di un album strumentalmente impegnativo con un album d’ascolto dalle trame impercettibili e dalla produzione impeccabile. Al rischio di essere schiacciato dalla concorrenza giovanile australiana e inglese, Dan risponde con un team canadese niente male, tra i quali spiccano Owen Pallett presente in Our Love, e Jessy Lanza nella struggente Second Chance.

Ma è proprio il nonnismo di Snaith a suonare giovane. Il feeling con la canzone breve è una delle maggiori peculiarità di questa creatura, che riesce a gestire con maestria una voce presente nelle dinamiche della maggior parte dei pezzi, come nella poliritmica All I Ever Need o nell’infinito riverbero di Can’t Do Without You, uno dei vari passaggi della metamorfosi. Con Our Love Caribou ha fatto tesoro dell’amore che lo circonda per scrivere un esemplare trattato di pace. Lo ha fatto accorciando le distanze, talvolta col cuore in mano, faccia a faccia, in qualità di musicista che riesce nell’impresa di interpretare se stesso.

Tracce consigliate: Silver, Our Love, Back Home.