Azealia-Banks-Broke-With-Expensive-Taste-2014-1200x1200Etichetta: Prospect Park
Anno: 2014

Simile a:
M.I.A. – Matangi
Fka Twigs – LP1
Iggy Azalea – The New Classic

Azealia Banks sa fare troppe cose. Averci a che fare con lei dev’essere come trovarsi in classe con uno di quei bambini iperdotati che non si sentono apprezzati abbastanza e reagiscono insultando i compagni e non rispettando l’autorità. Poi certo, nel suo caso i compagni sono Lady Gaga, Iggy Azalea, Diplo, A$ap Rocky, Lily Allen (un buon compendio di insulti li trovate qui). E l’autorità è l’Interscope Records, che ha provato a tirarla a bordo e ammansirla in seguito al successo di 212, quando Azealia sembrava destinata a essere inevitabilmente la prossima popstar totale sulla scena. Qualcosa non ha funzionato. Probabilmente il tenere (troppo) alle proprie (troppe) idee non è il metodo di lavoro migliore per confezionare un album a tavolino pronto da sparare in tutte le radio del globo. E così, dopo una gestazione che pareva infinita, è arrivata la rottura, annunciata da vera signora quale lei è con un brillante esempio di reverse racism, in cui dichiarava di essersi stufata di vedere il suo lavoro di ragazza nera giudicato da un gruppo di vecchi bianchi.

Così, scongiurato il pericolo di vedersi trasformata in una nuova Nick Minaj, ha fatto un fagotto di tutti i suoi materiali, ha preso la porta e deciso di sfidare da sola il freddo e ostile mondo, ultima paladina dell’indie oltranzista in uno dei generi più lontani dall’indie classicamente concepito. Per lanciare (con anni di ritardo, in totale autonomia e unendo materiali vecchi ad altri nuovi) Broke With Expensive Taste, un album eterogeneo e al limite dello schizofrenico.

Dentro alle 16 tracce c’è infatti di tutto. Si inizia coi tropicalismi sbilenchi di Idle Delilah. Si prosegue con Gimme a Chance dove il funk degenera in salsa in maniera talmente improbabile da farlo diventare uno dei momenti più belli dell’album. Troviamo Desperado, un pezzo che sembra uscire da un album di The Streets. C’è l’ovvia trap, per fortuna limitata a qualche episodio, fra cui spicca Bbd. Non manca il pop, con Ice Princess e il suo ritornello alla Kylie Minogue, e Chasing Time, questa sì decisamente radiofonica. E ancora, c’è spazio per la parte più weird, con Young Rapunxel, dove Lil Internet confeziona ad Azealia il pezzo più witch house sentito recentemente.
Ma forse la traccia più rappresentativa del disco, non per come suona ma per l’attitudine che dimostra, è Nude Beach a Go Go, canzone scritta insieme ad Ariel Pink (si trova anche nel suo album appena pubblicato, pom pom), un surf rock talmente lontano da tutto quello che ci si può aspettare da Azealia Banks da farsi voler bene se non altro per il coraggio. Quel coraggio che ha evitato di farci trovare di fronte a un inutile clone di Nick Minaj e che ci ha consegnato uno degli album più divertenti dell’anno.

Tracce consigliate: Yung Rapunxel, Nude Beach a Go Go.