Da qualche parte, a un certo punto della sua vita, è capitato qualcosa di brutto a Thom Yorke. Peggio di tutte le depressioni, peggio di quando il successo lo stava schiacciando: ha incontrato Flying Lotus e ha iniziato a farsi di crack. Le varie collaborazioni con Modeselektor, Four Tet e Burial (che, come saprete tutti, non esiste) hanno fatto il resto e ora del Thom Yorke che ci aveva emozionato fino a In Rainbows è rimasto solo qualche algido strascico lagnoso tra le ritmiche schizofreniche e le bassline groovose degli Atoms For Peace. Proprio dalle esperienze con questo supergruppo (nato per suonare dal vivo The Eraser e formato da, come tutti saprete, un tale di nome Mauro Refosco che probabilmente è un alcolizzato, Flea dei Red Hot Chili Peppers, Nigel Godrich nonché produttore dei Radiohead, Joey Waronker che fu alla batteria di Beck e dei R.E.M.) è nato il (non-)sentimento alla base The King Of Limbs, che potrebbe essere la rovina dei Radiohead o solo un passo falso lungo la strada. Quello che rattrista più di tutto ciò è che delle influenze di Flying Lotus, Modeselektor, Four Tet e Burial non c’è praticamente traccia; se così non fosse stato almeno ne sarebbe valsa la pena e sarebbe stato fighissimo. Invece no, figuriamoci. Fortunatamente non si sente nulla neanche dei Red Hot Chili Peppers, ma ci mancherebbe altro. Di chi si sente veramente l’influenza, invece, è dell’ultimo Caribou.

E alla fine comunque ci restano questi due album, The King Of Limbs e AMOK, che, se non si sapesse tutta la storia sotto, sembrerebbero due album carini / tendenti al figo di una band non male, ma invece sono due album piuttosto deludenti di due band diverse che potrebbero continuare a sfornare capolavori, visto il genio in comune da cui sono capitanate. Perché alla fine se ci si dimentica davvero di cosa ha fatto Thom Yorke dal 1995 al 2009 si arriva alla conclusione che AMOK è un album indubbiamente valido. Un valido successore dell’ancor più valido The King Of Limbs. Però dimenticarsi di Kid A, Ok Computer e altri capolavori vari (The Eraser assolutamente compreso nel novero) sarebbe da scemi e quindi appare lampante che The King Of Limbs e AMOK siano i peggiori episodi della carriera di Thom Yorke. Chi ci guadagna veramente, invece, è quella faccia da culo di Flea.

Di fatto però ci sono solo tre canzoni non all’altezza della situazione (Unless, Stuck Together Pieces e Reverse Running). Per il resto l’album è parecchio ascoltabile e godibile e la trasposizione live gli gioverà sicuramente. In Before Your Very Eyes, poi, si percepisce anche un’ombra del caro vecchio Thom Yorke dei tempi andati. Che fine ha fatto il tuo cuoricino Thommy? È ancora lì da qualche parte? Speriamo di sì! Dai che sei bravo…

Tracce consigliate: Before Your Very Eyes…, AMOK.