Che carini gli Alpaca Sports. Carini per tutta una serie di motivi, già a partire dal nome (ricordo agli amici che stanno leggendo di non confondere i dolcissimi alpaca con i robbosissimi lama, che sono un po’ la versione camelide del bullo della classe). Alpaca Sports evoca animaletti lanosi che giocano a, non so, tennis, minigolf, pallavolo. In secondo luogo sono carini perché il nucleo della band, ai quali si aggiungono alcuni turnisti, sono due ragazzi svedesi, belli, giovani e puliti, Andreas Jonsson e Amanda Åkerman. Infine sono tanto carini perché come avrete ormai intuito, nonostante siano originari di Göteborg non fanno death metal ma indie pop zuccherino.

E qui potrebbero iniziare i problemi: non ne abbiamo abbastanza di indie pop al sapore di mele caramellate? Forse.
Gli Alpaca Sports fra il 2012 e il 2013 pubblicano una manciata di 7” ed EP quasi completamente contenuti in questo primo album, Sealed With A Kiss, un amabile compendio dell’indie pop come lo fanno in Scandinavia.  Non ci sono grandissimi sfoggi di personalità musicale, l’album viene percorso per intero da un’anima comune e, vista la sovrabbondanza di concorrenti, il rischio di suonare stucchevoli o già sentiti è ovviamente alto.

Quello che manca in originalità viene compensato abilmente con un raffinato gusto per ritmi e melodie fischiettabilissime. Aggiungete i testi tra il divertito e il malinconico e il gioco è fatto.
Si ondeggia fra brani guitar-oriented come As Long As I Have You, You and Me e I Was Running dove Andreas si dimostra un piccolo virtuoso del pop, capace di tenere banco con la sei corde con la stessa astuzia e perizia di autori ben più affermati ed esercizi di disimpegno perfetti nella loro essenzialità pop, vedi il riuscitissimo singolo Just for Fun, canticchiabile fino al fastidio.
Peraltro il Johnny Marr di certi brani degli Smiths (Girl Afraid, Still Ill, This Charming Man) avrebbe anche potuto non esser citato così esplicitamente ma è impossibile non cogliere il suo essere uno dei padri nobili tra i solchi di Sealed with a Kiss.
Sempre al suo fianco, con discrezione, è la compagna di viaggio Amanda, ora più in primo piano (She’ll Come Back For Indian Summer) ora più nascosta (As Long As I Have You). Non si confonda la sua presenza come una sceneggiata tanto per buttare in pasto all’ascoltatore una gnocchetta nordica: l’apporto vocale della signorina Åkerman rientra sì nei canoni del genere ma non manca mai di dare una marcia in più alle composizioni del collega.
Saltellano fra una canzone e l’altra vari strumenti d’accompagnamento, dal mandolino che apre la succitata Just Like Johnny Marr a viola e violino presenti a più riprese, tintinnanti su Will You Ever Come Back Home.

Promozione per questo primo album degli Alpaca Sports: se per puro caso fosse il vostro primo album indie pop e siete ben inclini ad apprezzarne le sonorità probabilmente ne resterete folgorati. Nel caso in cui invece siate cresciuti con la discografia dei Belle & Sebastian rimane comunque un piacevole ascolto consigliato e una tranquillo passatempo con il quale sapete di andare sul sicuro. Niente di nuovo sotto il sole di Göteborg, ma niente di cui ci si debba lamentare, anzi.

Tracce consigliate: Just Like Johnny Marr