All We Are è l’eponimo debut album del trio formatosi a Liverpool nel 2011, un gruppo che attualmente sta facendo parlare molto di sé. Definito dalla critica gruppo “multinazionale” in quanto, i suoi componenti, sono tutti originari di paesi diversi; cosa questa che si percepisce molto durante l’ascolto del disco. Guro, la cantante, proviene dalla Norvegia, il chitarrista Luis dal Brasile e Richard, il batterista,dall’Irlanda. È chiaro che ogni membro della band abbia posto il proprio sound in ogni canzone, creando quindi brani che sono mix di diverse culture, influenzati da gruppi come Bee Gees, Caribou e London Grammar.

Il disco ha influenze dream pop e dance ma ciò che lo caratterizza di più è il fatto che abbia ritmi funk contrastanti a chorus e armonie fredde. Ho letto che loro stessi definiscono la propria musica come “I Bee Gees sotto diazepam” e devo dire che non hanno tutti i torti. Un esempio di ciò è Honey, canzone con groove di chitarra funk accoppiati ad un cantato in falsetto, il tutto immerso in un’atmosfera dream. Stone è uno dei pezzi forti del disco, un insieme di arpeggi di chitarra accompagnati dalla fantastica voce di Guro, seguiti poi da dei ritmi travolgenti e da tastiere che creano un perfetto accompagnamento. Feel Safe è un pezzo che al suo interno ha ritmi tribali e riff di chitarra travolgenti, un brano che non stanca mai grazie alle linee di batteria R&B, che ricorda quasi So Long, See you Tomorrow dei Bombay Bicycle Club. Ma la parte strumentale non è la sola ad essere curata poiché anche per i testi è riservata una particolare attenzione: lo scrittore si apre all’ascoltatore, descrivendogli i sentimenti che prova verso l’amata (Keep Me Alive su tutte). Il disco cambia nelle ultime quattro tracce, lasciando da parte il funk e rilassando l’ascoltatore con suoni freddi e accoglienti. Go è un pezzo che dà una profonda calma, passa ad un susseguirsi di suoni sempre più intricati, lasciando ai sintetizzatori un ruolo importante, crescendo sempre più sino ad avere il pieno controllo della canzone. Succede poi Utmost Good, nel quale sono contenuti groove di chitarra simili al rock psichedelico dei Tame Impala.

All We Are è un perfetto album d’esordio, la presentazione di una band che si espone al pubblico mostrando effettivamente “ciò che è”, portando uno stile particolare ed uscendo fuori dagli schemi.

Tracce consigliate: Stone, Feel Safe.