La Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha assegnato l’ambito Leone d’oro al Joker terrificante e sofferente di Todd Phillips, interpretato da Joaquin Phoenix. Il regista americano alla premiazione ha detto:

Dedico il premio agli attori e alla troupe. A Bradley Cooper, il mio Leone dietro le quinte, alle mie leonesse nella vita, mia moglie mia figlia. Non ci sarebbe il film senza Joaquin Phoenix, senza la sua forza, il suo coraggio. Ha una bellissima anima, grazie di avere avuto fiducia in me con il tuo talento folle.

La Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile è stata assegnata a Luca Marinelli che ha vestito i panni di Martin Eden nel film diretto da Pietro Marcello. L’attore romano ritirando il premio ha dichiarato:

Parlerò veloce prima che vi rendiate conto dell’errore che avete fatto – scherzando con il pubblico -Dedico questo premio a tutte le persone che sono in mare a salvare vite umane, che ci evitano di fare figuracce con noi stessi.Viva l’umanità e viva l’amore.

La Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile se l’è aggiudicata Ariane Ascaride grazie al ruolo in Gloria Mundi, lungometraggio del marsigliese Robert Guédiguian.

La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco è andato il premio speciale della giuria Venezia 76, il riconoscimento per la miglior sceneggiatura va invcce No.7 Cherry Lane di Yonfan, mentre il premio speciale Marcello Mastroianni a Babyteeth di Toby Wallace.

You will die at 20 di Amjad Abu Alala si è aggiudicato Leone del Futuro per la miglior opera prima, la giuria Orizzonti premia invece Darling di Saim Sadiq (miglior cortometraggio), Revenir di Jessica Palud (miglior sceneggiatura), Sami Bouajila in Bik Eneich – Un fils (miglior attore), Marta Nieto in Madre (miglior attrice), Verdict di Raymund Ribay Gutierrez (premio speciale), Blanco en Blanco di Théo Court (miglior regia) e Atlantis di Valentyn Vasyanovych (miglior film).

Per quanto riguarda gli altri premi: Bebenco: Tell Me When I Die di Barbara Paz è il miglior documentario sul cinema, Extase di Gustav Machaty è il miglior restauro. Nella sezione virtual reality trionfano Daughters of Chibok di Joel Kachi Benson come migliore storia raccontata, A Linha di Ricardo Laganaro è l’opera che meglio ha sfruttato le potenzialità della realtà virtuale, mentre il miglior film di questa categoria è The Key di Celine Tricart.