In un’intervista rilasciata per il tedesco Spiegel Online, Morrissey, fresco della sua ultima pubblicazione Low In High School, si è pronunciato in merito agli scandali sessuali che hanno coinvolto il mondo di Hollywood.

Nella fattispecie si parlava della recente campagna #metoo, volta appunto a sensibilizzare il mondo sul suddetto scandaloso tema; a quanto pare, però, per l’ex leader degli Smiths, premesso che “lo stupro è una cosa disgustosa“, è necessario che il fatto “venga analizzato a seconda delle sue relative circostanze“.

E proprio su questi presupposti, ha così commentato le accuse mosse da Anthony Rapp nei confronti di Kevin Spacey:

Uno si può chiedere se il ragazzo sapesse o meno a cosa stesse andando incontro. Non so voi, ma io non mi sono mai trovato in situazioni del genere durante la mia adolescenza. Mai. Io ho sempre avuto coscienza di ciò che sarebbe potuto accadere. Quando ti trovi in camera da letto con qualcuno, devi sapere dove la situazione può andare a parare. Ecco perché questa faccenda non mi suona del tutto credibile: mi sembra che Spacey, dunque, sia stato attaccato ingiustamente.

Dichiarazioni, queste di Moz, che non sono state accolte bene da gran parte dell’opinione pubblica. Anche perché, sempre nella medesima intervista, ha inoltre parlato così del caso Weinstein:

Le presunte vittime sanno perfettamente cosa accade intorno a loro. E danno spago. Dopodiché subentra l’imbarazzo, e si prende coscienza che quello che si è fatto non è stimabile. E dunque rovesciano la situazione con: sono stata attaccata, sono stata colta di sorpresa, sono stata trascinata in camera da letto. Ma se tutto fosse andato per il meglio e se avessero avuto grandi carriere, allora di queste storie non se saremmo mai venuti a conoscenza. Io odio lo stupro. Io odio le molestie. Io odio che qualcuno possa essere condotto con la forza in situazioni intime. Ma in alcuni casi, uno deve per forza valutare le circostanze e dedurre che spesso, chi si ritiene vittima, è solamente un insoddisfatto.

Infine, Morrissey traghetta la questione verso il suo mondo, e conclude i suoi pensieri così:

In tutta la storia della musica e del rock’n’roll ci sono stati i musicisti che sono andati a letto con i fan più accaniti[groupies]. Se ripercorri la storia, tutti allora sono colpevoli di aver avuto relazioni con minori

Delle dichiarazioni che certo non sono passate inosservate, e che secondo i più non fanno di certo onore al frontman britannico, soprattutto per i motivi e i modi che ha proposto per valorizzare le sue posizioni in merito a questo terremoto mediatico: parole che hanno colpevolizzato le presunte vittime, ignorando di fatto le intenzioni dei presunti carnefici.