Per il ventennale di Mezzanine, i Massive Attack ha pensato di inserire il DNA dell’album in una bomboletta spray.

Questa bizzarria del mondo di domani, in risposta (anche) al problema di archiviare la crescente quantità di informazioni, è nata in Svizzera, presso il Politecnico di Zurigo, dove Mezzanine è stato scomposto in 920.00 filamenti di DNA e successivamente racchiuso in 5.000 mini sfere (dell’ordine dei nanometri) che poi sono confluite nella bomboletta.

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Più semplicemente, i Massive Attack hanno fatto decodificare il DNA di Mezzanine e lo hanno inserito all’interno di una bomboletta del tipo da graffittaro.

Rimane il dubbio sul come potrà essere ascoltato l’album o se, in generale sia effettivamente possibile ascoltare filamenti di DNA. Magari, spruzzandone un fiato sui muri o direttamente sotto le ascelle, partiranno Angel o Teardrop.

In ogni caso, non ci troviamo di fronte ad un’isolata idea di un folle. Non è infatti la prima volta che un la musica viene trasformata in questo modo. Già il brano di Miles Davis, Tutu è stato il primo in assoluto a subire questa mutazione. Che sia l’inizio di una nuova era?