Anarchy

A quarant’anni dal triennio di riferimento per la cultura punk, 1976-1979, Londra decide di celebrare il movimento che fece tremare la Regina e tutti i sudditi, con 12 mesi di eventi, concerti, conferenze e visite nei luoghi cult della generazione punk, a partire dal Resolution Festival.

Pur trovando elementi seminali nell’underground newyorkese della seconda metà degli anni settanta, in particolare nel malfamato CBGB’S che fu la casa di gruppi come Talking Heads, Stooges, Ramones e Patty Smith, è a Londra, con Vivienne Westwood, Malcolm McLaren e i Sex Pistols, che il punk viene a costituire una vera e propria cultura con elementi modaioli, artistici, musicali e identitari.

punk in london

Supportato dall’Heritage Lottery Fund, il Punk. London promette di celebrare lo spirito DIY mettendo a disposizione dei fondi per chi volesse realizzare il proprio progetto e dei logo visual id che, come adesivi, si possono utilizzare per associare il proprio evento alla manifestazione Punk. London.

Sempre in bilico tra autenticità, intesa come ritorno alle radici, e artificio, principio che sta alla base del riassemblare brandelli di stoffa con borchie e spille, il punk ha fatto del Do It Yourself  una filosofia di vita che incoraggia all’azione. Formare una band, mettere su un’etichetta discografica, farsi le proprie riviste, compilation e soprattutto i propri vestiti: tutto nel punk, anche l’aspetto violento, enfatizza una forte presa di posizione giovanile che al di là dei gusti personali rappresenta la vera ricchezza di questa sottocultura giovanile.