Il 22 novembre, a sorpresa, verrà rilasciato Thanks for the Dance, album postumo di inediti di Leonard Cohen, fortemente voluto e realizzato dal figlio Adam, con la collaborazione di illustri amici e colleghi che hanno lavorato col padre negli anni.

Il disco, bene specificarlo, non sarà una raccolta commemorativa di B sides e di tracce scartate, ma un vero e proprio album (il quindicesimo in studio, il secondo postumo) composto da inediti.

Sette mesi dopo la morte di suo padre, Adam Cohen si era ritirato nel garage in cortile, vicino alla casa di Leonard.
Della loro precedente collaborazione in You Want It Darker erano rimasti dei bozzetti musicali, a volte poco più delle semplici tracce vocali.

Leonard al tempo aveva chiesto a suo figlio di portare a termine questo lavoro e così è stato. Adam Cohen ha dichiarato entusiasta:

È un’inaspettata benedizione, un dono che rappresenta sia la bellezza che la forza. La voce di Leonard Cohen non è stata zittita. E la danza continua.

Al disco hanno preso parte in molti. Il musicista spagnolo Javier Mas, che ha accompagnato Leonard sul palco negli ultimi otto anni di tour, è volato da Barcellona a Los Angeles per catturare lo spirito di Leonard e imprimerlo di nuovo nella sua storica chitarra. A Berlino, durante il People Festival, Adam ha invitato amici e colleghi a prestare il loro talento: Damien Rice e Leslie Feist hanno cantato, Richard Reed Parry degli Arcade Fire ha suonato il basso, Bryce Dessner dei The National ha suonato la chitarra, il compositore Dustin O’Halloran ha suonato il piano. A Montreal è intervenuto Daniel Lanois, che ha arricchito gli arrangiamenti. Il coro Shaar Hashomayim ha contribuito a una canzone, e Patrick Watson ha co-prodotto un brano. A Los Angeles, Jennifer Warnes ha registrato le secondi voci, mentre Beck ha contribuito alla chitarra e all’arpa ebraica. Michael Chaves, che aveva registrato e mixato You Want It Darker, ha curato la registrazione e il missaggio.