Chazwick Bundick, in arte Toro Y Moi, lo conosciamo tutti, chi più e chi meno.
Poi ci son sempre cose che se non gliele chiedi è impossibile che tu venga a saperle in altro modo.
Noi di Deer Waves lo abbiamo intervistato per conoscere meglio uno degli artisti più chill degli ultimi tempi. Enjoy.

DW: Ciao Toro, la prima domanda è: come avviene il tuo approccio alla musica?
TORO: Penso che dipenda dalla musica con cui ho avuto più feeling. Se ascolto una canzone dance, questa non mi fa venir voglia di fare una canzone dance, o magari simile a quella. Invece se ascolto un qualche pezzo funk ’70s molto live-orientated, che a me piace tantissimo, la cosa cambia. Credo sia da qui che provengono parte delle mie idee. La musica che mi piace mi ha ispirato da subito e continua a farlo.

DW: Qual è l’artista o la band che ti ha più influenzato all’inizio della tua carriera?
TORO: Credo soprattutto Modest Mouse,  Isaac Brock mi piace molto.

DW: Oggi invece, quali sono le tue band o artisti preferiti? E cos’è che non ti piace?
TORO: A me piace tanta musica, ascolto tanta roba da Kanye West ai Motor City Drum Ensemble, ascolto ancora tante cose del passato come Arthur Russell. Invece non mi piacciono proprio Lady Gaga, Katy Perry e tutto questo tipo di pop.

DW: Se potessi scegliere una band o artista con cui andare in tour?
TORO:
Credo Tame Impala, sì.

DW: In quale dei tanti festival in cui hai suonato ti sei trovato meglio? Parlo di organizzazione, pubblico, atmosfera.
TORO:
Un festival in Norvegia. Ma ce ne sono tanti, anche uno a Copenaghen, di piccolini in cui mi trovo proprio meglio. Certo i grandi festival non mi dispiacciono, ma preferisco i più piccoli, c’è più relax, più possibilità di chillarsi.

DW: Dai, dicci il miglior e il peggior album del 2012.
TORO:
Molto difficile da dire, davvero. Non lo so proprio. Se vedessi una lista lo potrei dire, così non saprei proprio.

DW: Cosa pensi della scena musicale italiana?
TORO:
In realtà mi piace tanto. Tipo le varie colonne sonore per i film, avete grandi compositori. Adoro Giorgio Moroder e ascolto tantissima musica italiana.

DW: Com’è stato collaborare con Ernest Green, al secolo Washed Out?
TORO:
Oh, abbiamo fatto un paio di tracce assieme. È stato divertente, dai, un sacco rilassante.

DW: Pensi che la chillwave abbia un futuro o sia un fenomeno passeggero?
TORO:
Penso che sicuramente abbia influenzato tante band che sentiamo oggi, il loro suono ne risente sicuramente. Ed è una cosa bella.

DW: Cosa provi quando senti per la prima volta una tua traccia appena finita? Che sensazioni hai?
TORO: 
 Pelle d’oca, davvero. Ti trovi di fronte alla tua traccia, finita, è andata. È così emozionante.

DW: Perchè il nome Toro y Moi?
TORO:
È un nome totalmente casuale, non c’è una motivazione. Mi piace come suona.

DW: Se dovessi regalare un album ad un amico, quale compreresti?
TORO:
Il mio ultimo album (ride, ndr). Un album dei Ramp, credo. Fanno musica funk-psichedelica, mi piacciono.

DW: Hobby al di fuori della musica?
TORO:
Certo! Mi piace tanto la fotografia, fare dipinti! Adoro la pittura.

DW: Hai un sito dove posti tue foto o dipinti?
TORO:
Passami il foglio, te ne faccio uno ora dai.

Ecco il risultato: