Ricordo l’Auditorium San Fedele di qualche anno fa, pieno all’inverosimile per un live di Tim Hecker. Ricordo una rassegna presentata e gestita da un sacerdote che parlava di Burial e di 2-step come se stesse parlando di salmi e preghiere. Ricordo la potenza e l’esperienza uditiva unica dell’Acusmonium SATOR e le proiezioni di pellicole che hanno fatto la storia del cinema. Ricordo il pacco che tirò OPN il giorno stesso del concerto.
Ma non si può vivere di ricordi.
Per fortuna lunedì 26 settembre 2016 prende il via la terza edizione di INNER_SPACES che quest’anno ha per titolo “Identità sonore elettroniche”.
Con un programma che racchiude artisti italiani e internazionali, da giovani promesse a capisaldi storici, la rassegna vuole racchiudere, esplorare e soprattutto far ascoltare al pubblico un’elettronica umana, personalissima, difficilmente accostabile a quello che normalmente viene definito standard.
A Christian Fennesz, alla sua chitarra e alle sue macchine, è affidato il compito di inaugurare la prima tappa del percorso. Il suo ultimo, incredibile, album Bécs e i suoi remix dedicati alle sinfonie di Gustav Mahler prenderanno vita negli speaker dell’Acusmonium proprio lunedì 26 settembre.
La serata sarà inoltre introdotta da e-cor ensemble e T.E.S.O. che metteranno in scena Arvo Pärt remixed, rielaborazione elettronica di Silentium, una delle più grandi opere del compositore estone.
Nei nove mesi successivi in cui avranno luogo gli altri nove appuntamenti, potremo ammirare sul palco e negli speaker i componimenti di, tra gli altri, Lawrence English, Asmus Tietchens, Andrew Pekler e Paul Jebansam. Anche il filone cinematografico non è stato abbandonato: quest’anno verrà proiettato Stalker del maestro Tarkovskij.
Di nuovo, a Milano, il meglio della musica che a tanti piace definire sperimentale, in una cornice suggestiva. Di nuovo grazie al San Fedele, ai ragazzi di Plunge e a INNER_SPACES.
Noi ci saremo.