brandon

ALLELUIA. A dire ciò è stato proprio il frontman della band, Brandon Flowers, magari non usando queste stesse esatte parole, ma il senso – lo sappiamo tutti benissimo – è quello.
Battle Born non ci ha lasciato nulla, non che Day & Age ai suoi tempi fosse stato un tassello memorabile nella storia dei Killers, e forse forse – finalmente – ci sono arrivati loro stessi.

Diciamo che ormai sarebbe bello se i 4 boscaioli di Las Vegas tornassero sui propri passi e si rimettessero a suonare cose alla Hot Fuss o Sam’s Town; cosa forse un po’ troppo pretenziosa, ma siccome Flowers sembra essere giunto alla corretta conclusione, la speranza sarà l’ultima a morire.

Ora però, Brandon caro, meno balletti e meno pose da figaccione-wannabe che ormai c’hai una certa età (e un numero non ben definito di pargoli), e datti da fare. Perché lo sappiamo, criticare Battle Born e Day & Age è facile, ma Flamingo, dove lo lasciamo?