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Avevamo già parlato dell’Home Festival, della sua line-up senza senso, dell’inesistenza di una qualsiasi coerenza logica e/o artistica. Avevamo fatto qualche considerazione su delle scelte palesemente campate in aria.

Qualcuno ci aveva accusato di “avere ingiustamente contestato l’Home Festival“, di essere “haterz111!!!!!!“, di essere faziosi.
Quando si è accusati di scarsa competenza è molto più facile spostare l’attenzione del discorso e rispedire le accuse al mittente, piuttosto che riflettere sulle critiche.

E credo si dovrebbe seriamente riflettere su un cartellone che comprende, tutti assieme appassionatamente:

Interpol, Lo Stato Sociale, Marracash, Paul Kalkbrenner, Ghemon, Aucan, Rumatera, Franz Ferdinand & Sparks, Ackeejuice Rockers.

Davvero, leggeteli e rileggeteli uno dopo l’altro: non è divertente? Sembra quasi l’inizio di una barzelletta, ma purtroppo non lo è.

Nessuno c’entra un cazzo di niente con l’altro. Anche a prescindere dal valore artistico dei coinvolti (che comunque in alcuni casi è inesistente, in altri imbarazzante, in altri siamo al livello “il mio cane sul palco farebbe una figura egregia al confronto” e in altri – vedi Interpol – nulla quaestio), non possiamo che sottolineare e ribadire questa inesistenza di legami artistici, ma anche logici.

E oggi, evidentemente con l’intenzione di corroborare questa nostra tesi, gli organizzatori hanno annunciato altri nuovi super ospiti.
Chi hanno tirato fuori dal cilindro? NegritaJ-Ax. Quest’ultimo da loro definito “uno dei padri dell’hip hop italiano“.
Qualcun altro, invece, lo aveva definito Sucker per sempre, definizione valida, qui, un po’ per tutti.

Mentre scrivevo, è arrivato un altro annuncio: alla line-up sono stati aggiunti anche i Simple Plan, quelli che cantavano questa roba qui, per intenderci. Sempre meglio de Lo Stato Sociale, comunque.

E, come scrivono quelli di Home Festival, “Stay Tuned For More Rock’n’Roll!” (sic!).