shazam

Immaginate di essere a una festa. Parte una canzone che non conoscete ma che vi piace subito tantissimo. Che fate? Ovvio, tirate fuori il cellulare dalla tasca e azionate il “dioShazam.

E se non si trattasse di una sola canzone ma di cinque, dieci, venti pezzi? Se il dj avesse fatto una selezione musicale che sembra fatta apposta per appagare i vostri gusti? Che fate? Ovvio, ve ne state tutta la sera con il telefono in mano mentre i vostri amici ballano guardandovi storto.

Ora, però, non ce ne sarà più bisogno: mollate quei cellulari e riprendetevi i vostri amici. Sì, perché Shazam ha ideato un nuovo servizio, “Auto Shazam”, che permette – per esempio – di riconoscere una dopo l’altra tutte le canzoni suonate da un dj. Un servizio che era già disponibile per iOS e ora lo è anche per Android.

Oltre al vantaggio di poter rubare l’intera playlist di un dj o di un artista, “Auto” è fantastico anche perché fa il suo lavoro, diciamo, in the background – quindi potete messaggiare su Whatsapp o postare foto su Instagram o perfino rimettervi il cellulare in tasca: “Auto” continuerà comunque a fare il suo sporco lavoro.

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Secondo il giornalista di The Next Web, Abhimanyu Ghoshal, si tratta anche di un sistema rivoluzionario di immagazzinare i nostri ricordi:

“Oltre al vantaggio di non dover stare fermo a guardare lo schermo del telefono mentre Shazam identifica una canzone, è anche un modo interessante per documentare il tipo di musica che si è ascoltato in un certo luogo e in una certa occasione, come una vacanza memorabile, una festa o una cena a lume di candela”.

Ti diciamo ancora grazie, Shazam, per migliorarci la vita, sempre.

Dovevamo capirlo che eri uno strumento fantastico già da quando ci chiedevamo “Oh, ma com’è che si chiama ‘sta canzone?” e tu ci hai salvati dicendoci che erano i Chumbawamba.