AUCAN_PROMO_2013_LO

Come ben saprete, qui a DW non mancano mai le sorprese: giorni fa abbiamo intervistato gli Aucan e in super esclusiva oggi vi facciamo ascoltare A Better Place, ultimo singolo bomba del trio bresciano, QUI in free download insieme alla Club Version e al remix di Aquadrop.

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Fra una digressione sul VivinC e una su John Cena, sentite un po’ cosa ci hanno raccontato.
DW: Ciao ragazzi, domanda di rito, raccontateci come vi siete conosciuti.
Jo: Ci siamo conosciuti su un sito di incontri online – ridono – sai come facevano una volta i gruppi che lasciavano gli annunci “Cerco un batterista” nei negozi?
Fra: L’idea era quella di fare un gruppo di cover dei Police, Police elettronici eh… siamo sempre stati fissati con l’elettronica.

DW: Da dove salta fuori il nome Aucan?
Jo: E’ un verbo, non un nome..
Fra: La storia è veramente lunga, secondo me ci vogliono almeno 45 minuti per raccontarla.
Jo: Dovremmo fare un’intervista in cui siamo noi a farti le domande, sarebbe molto più divertente.. tipo: tu lo sapevi che nel tappo del VivinC ci sono delle… palline?

DW: No, veramente questa mi mancava!
Jo: Sotto il tappo è pieno di palline di cartone…
Fra: Vabbè.. prossima domanda!? (risate generali)

DW: Tre artisti che vi hanno influenzato/influenzano.
Fra: Uno Picasso…
Jo: ...e poi quello che fa i quadri tutti di un colore…

DW: Rothko?
Fra: Picasso, Rothko e i Röyksopp.

DW: Aucan, siete poco professionali… Ma poi perchè siete così stronzi su Ask.fm?
Jo: Ask è una pagina ironica dove rispondiamo a cazzo, gli amici che la leggono si divertono e anche chi ci fa le domande se non si prende troppo sul serio.

DW: Parlando di dischi, cosa avete ascoltato ultimamente?
Jo: Access All Arenas dei Justice.
Fra: E’ uscito da poco il disco di Jon Hopkins che è davvero una bomba..
Jo: Comunque se vedessi quello che sta facendo in questo momento Francesco, penseresti che è pazzo: ha messo in fila tutte le palline che c’erano nel tappo del VivinC e ha composto una specie di verme..

DW: …toglietemi una curiosità: con chi andreste in tour?

Fra: Più che andare in tour con qualche artista, quello che ci piacerebbe davvero, sarebbe andare in tour con un tour manager tutto speciale…immaginati come tour manager l’ispettore Gadget
Jo: Cuoco del tour Vissani, tour manager John Cena..
Fra: oppure Thom Yorke..

DW: Sì, ma sai che pezza se comincia a ballare nei locali?
Fra: Sì, nelle discoteche con la selezione all’ingresso sarebbe un problema.

DW: Rimanendo in tema tour, ho letto che siete stati impegnati in più di 150 date in giro per il mondo, ma è vero?
Jo: In realtà sono ormai più di trecento. Abbiamo suonato spesso in giro per l’Europa ma in America non siamo ancora stati.

DW: Su Wikipedia c’è scritto che siete stati anche in America!
Jo: Su Wikipedia ci sono scritte un sacco di cazzate: c’è un nerd che continua a modificare le informazioni sulla nostra pagina.
Scrive ad esempio che ci siamo formati nel 2005, quando in realtà era il 2007. Poi i promoter copiano e incollano quella bio come se fosse ufficiale.
Fra: Questa intervista falsifica tutte le info di wikipedia.

DW: In Europa avete suonato però, che effetto vi fa suonare in Italia, dopo tutte queste esperienze all’estero?
Fra: Il mese scorso siamo stati a Parigi ad un festival con Foreign Beggars e Yuksek .. gran serata
Jo: …però quando sei in tour, hai poco tempo libero, sei sempre di corsa e dormi
poco, non visiti i posti in cui soggiorni. Il nostro live non è un momento di raccoglimento, non suoniamo nelle gallerie d’arte, è un party a tutti gli effetti, alla gente giustamente non interessa se sei stanco o malato, vuole divertirsi. Bisogna avere tantissima energia, ma è proprio questo il bello di essere in tour, spingersi oltre i propri limiti.

DW: Parlando di remix, chi vorreste che remixasse un vostro pezzo?
Jo: A noi piace molto di più remixare gli altri, è parte del nostro lavoro ormai…

DW: Cambiando discorso, recentemente avete collaborato con Guè Pequeno, raccontate un po’.
Jo: Ti faccio io la domanda: hai ascoltato il pezzo? Che ne pensi?

DW: Sinceramente è una collaborazione poco ovvia, voi, i Verdena e Guè Pequeno, no?
Jo: Cerchi la polemica? (ridono)
Fra: C’era la possibilità di fare questa cosa e l’abbiamo fatta..a differenza di tutto quello che ruota attorno all’hip hop non ci interessano le critiche..
Jo: L’italiano pseudo alternativo medio scredita le realtà italiane salvo considerare di livello la stessa cosa fatta in America: probabilmente se avessimo collaborato con Lil Wayne o Asap Rocky non ci sarebbero critiche, prova a leggere i loro testi..il rap è fatto così, se non ti piace non ascoltarlo. A me piace.

DW: La collaborazione con Guè Pequeno non è comunque la vostra prima esperienza nel mondo hip hop, Storm ad esempio è stata registrata con Will Brooks dei Dalek, giusto?
Fra: Yes, il rap ci è sempre piaciuto, lo ascoltavamo quando eravamo più piccoli e lo ascoltiamo quando siamo in tour. Mc Dalek è stato un punto di riferimento per noi e fare un pezzo insieme ha avuto una grande importanza.

DW: Ultima domanda: che programmi avete per il futuro? Cosa avete in mente?
Jo: Il mese scorso abbiamo lanciato RARO wear, una linea di vestiti dal design imbattibile. Vendiamo parecchio e l’anno prossimo presenteremo una vera collezione.
Fra: In più abbiamo un disco pronto che uscirà dopo l’estate, dentro anche un pezzo con il mitico Otto Von Schirach…
Jo: …siamo fissati con la psichedelia, con i riti sciamanici: gireremo il video del pezzo sotto la guida di Nico Vascellari, un artista formidabile nostro grande amico.