L’avreste mai detto?

A rivelarlo è il sito DrugAbuse.com, che si è fatto un giretto tra i festival americani e ha intervistato ben 976 persone. Le sostanze più assunte sono l’alcol (ma va?) e la marijuana (ma va??), mentre il tipo di fan che si sballa di più è quello EDM, al secondo posto i metallari e al terzo gli ascoltatori di musica alternative.

Qui di seguito l’elenco completo, anche perché siamo in periodo di classificoni.

Come se non bastasse, ecco qualche statistica dove/come/quando/chi, tanto per avere l’argomento giusto per il cenone di Natale:

Posto che molti di questi dati sono tutt’altro che sconvolgenti (marijuana la sostanza più utilizzata dagli ascoltatori reggae, opioidi ai concerti rap, allucinogeni di ogni tipo per l’EDM, alcol per il rock e il metal), l’invito rimane come al solito quello di riflettere bene prima di agire e conoscere i propri limiti. Dopotutto ci si può divertire pure senza sostanze, e pure alla grande se la compagnia o la situazione è quella giusta. Se invece ascoltate metal, beh…

Scherzone, anche noi appassionati delle chitarre hipster abbiamo i nostri problemi di ansia sociale. Di sicuro non li hanno gli ascoltatori di musica classica, statisticamente quelli che iniziano ad utilizzare sostanze ai concerti più tardi di tutti, attorno ai 25 anni (sempre su un campione ridotto di 976 persone, quindi, ripetiamo, lo studio non può definirsi il massimo dell’attendibilità). Gli ascoltatori metal, rock, EDM e reggae invece sono i più precoci, ma è anche vero che si tratta forse dei generi più ascoltati a quell’età.

Quello che lo studio non propone sono le quantità di abuso di suddette sostanze, che potrebbero portare questi dati ad un livello più o meno preoccupante. L’invito rimane comunque sempre e solo uno: moderazione.

FONTE: consequenceofsound.net