In Italia è, da qualche settimana, esploso lo scandalo attorno alla realtà di compravendita di biglietti di concerti e spettacoli particolarmente richiesti, esauriti in pochi minuti dalla messa in circolo e commerciati attraverso compagnie di secondary ticketing a prezzi ingiustificatamente quadruplicati.

Qualora, invece, vi trovaste in America e foste intenzionati ad assistere ad un live, verreste di certo in contatto con Ticketmaster, principale canale di vendita di biglietti del Paese collegato a Live Nation – almeno fino al momento in cui scriviamo. Amazon sarebbe, infatti, intenzionata a spodestare la rivale dal controllo quasi monopolistico del settore importandovi Amazon Tickets, personale piattaforma di ticketing online già presentata nello UK lo scorso anno e prossimamente estesa in tutta Europa, Stati Uniti ed Asia.

L’obiettivo da raggiungere è, come descritto dagli stessi ideatori, quello di implementare le prestazioni a disposizione degli utenti Amazon, affacciandosi in modo innovativo al mercato:

The aim is to position Amazon Tickets as the world’s premier destination for purchasing tickets. Our vision goes beyond just selling tickets as we aim to disrupt the entire live entertainment experience, including what happens before, during and after the show. The ticketing business is ripe for innovation and improvement, as much of the industry has not fundamentally changed since the 1970s.

La piattaforma sarà sviluppata sotto la guida di Ian Freed, già supervisore del servizio di consegna alimentare a domicilio della compagnia e responsabile del lancio dell’Amazon Fire Phone, primo smartphone interamente targato Amazon.

La guerra all’ultimo biglietto è appena cominciata.